Sulla lista della spesa del Napoli e del Milan c’è il nome di un ragazzo che, in tenera età, passava le giornate nei campi di fragole in uno dei quartieri più poveri dell’Uruguay, Artigas. Lì è nato e cresciuto Darwin Nuñez, un giovane sognatore che ha vissuto un’infanzia sul filo della sopravvivenza, tra lavoretti umili e sacrifici. Quella vecchia promessa di basket e pallavolo, che passa i giorni liberi coccolando Coco, la sua piccola scimmietta domestica, è adesso un obiettivo del Diavolo. Ve lo raccontiamo in sette aneddoti.

Nato da mamma Silvia, venditrice ambulante, e papà Bibiano, operaio edile, il piccolo Nuñez ha vissuto un’infanzia difficile, segnata dalla povertà. In compenso, l’uruguaiano non ha mai fatto mancare il supporto alla sua famiglia: ogni mattina, con lo zaino in spalla, percorreva diversi chilometri a piedi per andare a raccogliere le fragole e portare del cibo a casa. Davanti alle difficoltà non si è mai arreso: un vero esempio di resilienza.

Ci sono tanti svaghi per un calciatore durante i giorni di pausa. Nuñez, in questo, è sempre stato un ragazzo tranquillo: solitamente trascorre il tempo con la moglie, i suoi figli (il maschio si chiama Darwin Junior) e… i suoi cagnolini. In passato pare abbia avuto anche una piccola scimmia domestica di nome Coco. Di sicuro, in un team meeting al Liverpool, ripreso dalle telecamere, ha fatto parlare per il disegno del suo animale preferito: un cavallo. Che mano…

L’abilità nel gioco aereo è indubbiamente uno dei suoi punti di forza. Nuñez ha sempre cercato di sfruttare al massimo i suoi 187 centimetri: da giovane, infatti, aveva talento anche con le mani, sia nel basket (nella foto una maglia creata per lui) sia nella pallavolo. La coordinazione e l’atletismo sono doti che l’uruguaiano porta con sé da tempo e che ha potuto affinare quando il gioco si è spostato ai piedi. A Liverpool, in questi ultimi anni, lo abbiamo visto dominare nelle aree avversarie con il gioco aereo. Adesso, quando schiaccia, lo fa di testa: e al Milan un centravanti così – Gimenez ha caratteristiche diverse – manca.

Su Instagram si può ammirare una sua foto in primo piano mentre tiene in braccio un pesce di grandi dimensioni. Durante i giorni liberi, a Darwin basta una canna da pesca per rilassarsi. L’attesa è uno dei suoi momenti preferiti: se condivisa con qualche compagno – a Liverpool pesca di solito con Luis Diaz, Firmino e Alisson -, ancora meglio. Di frenesia non ha mai sofferto, neanche sul campo. Anche quando il gol non arriva, non si lascia prendere dalla fretta. La pazienza, sia sui laghi sia in campo, è sempre stata sua.

Nuñez è da sempre un grande fruitore di musica. Specie della “cumbia”, genere molto popolare in Uruguay che mescola elementi latini, tropicali ed elettronici. Tradotto: la “cumbia” uruguaiana è sinonimo di festa, allegria, rappresenta un momento piacevole. Non a caso è il suo rituale durante i viaggi in pullman prima delle partite. Ama anche l’hip-hop e va pazzo per Bad Bunny e Anuel AA (entrambi nella foto), due dei più influenti artisti della scena urbana latina degli ultimi anni.

Sarà anche un tipo calmo e pacifico, ma Nuñez vive anche per l’adrenalina. Tra le sue tante passioni, c’è quella del mare: tuffi, snorkeling e gite in barca non mancano mai. Specialmente, le moto d’acqua sono una sua valvola di sfogo. Durante le vacanze estive, difficilmente l’attaccante uruguaiano manca l’appuntamento sui jet ski, mezzi che divorano il mare tramite salti e alte velocità. Un po’ come cerca di fare Darwin in campo.

Nuñez è sempre stato un ragazzo alla moda. La scelta dei vestiti è diventata per lui un vero e proprio rito. Camicie, maglioni e pantaloni di due taglie più grandi, spesso abbinati a cappellini da baseball e catenine d’oro al collo. Non è un caso che i suoi riferimenti nel mondo della moda siano David Beckham e la star Nba Russell Westbrook. Alla lista non mancano le svariate acconciature: treccine, codini e dreadlocks.
Fonte: Gazzetta
