All’Uefa il Napoli ha comunicato che il centro sportivo della prossima stagione sarà ancora Castel Volturno
Ancora Castel Volturno, poiché per i vertici della Champions, il quartier generale non è un posto che può essere facilmente cambiato – c’è l’attività media e la conferenza della vigilia della squadra di casa – ecco che la nota del club vuol dire che, almeno fino a giugno del 2026, il Napoli non si muove da lì. Ovviamente, poco importa che il contratto scade il 31 dicembre: non c’è intenzione, è evidente, da parte della famiglia Coppola di intimare uno sfratto o altro.
La casa del Napoli
Figurarsi: l’ex area dell’Holiday Inn sarà casa Napoli per un’altra stagione. Sono stati diversi gli incontri tra gli emissari di De Laurentiis e il gruppo Coppola che hanno portato a scongiurare qualsiasi ipotesi interruzione brusca della presenza del Napoli a Castel Volturno. In ogni caso, nessuna proroga contrattuale. Ed è una cosa che pesa solo sotto il profilo formale: perché nessuno farà traslocare il Napoli prima che venga trovata da De Laurentiis una nuova sede. Ed è il motivo per cui da qualche giorno sono già stati fatti degli interventi radicali sui terreni di gioco del centro sul litorale domizio: ogni fine campionato, si provvede a una nuova semina, ma Conte ha dato personalmente delle indicazioni sul tipo di miglioramenti da apportare ai fondi dei campi. La società vorrebbe attrezzare meglio certe aree, in modo tale che quelle poche volte in cui c’è doppia seduta di allenamento, il gruppo squadra possa riposarsi meglio durante la pausa.
Fase di stallo
Forte del patto di ferro per il centro tecnico di Castel Volturno, De Laurentiis ha un po’ rallentato la ricerca – che a un certo punto sembrava affannosa – dell’area dove realizzare la nuova casa del Napoli. Per prima cosa, impossibile che la prima pietra del complesso che ora è solo nella fase progettuale, possa essere messa entro il primo settembre, come pure auspicato dal patron. Il piano per l’area di Qualiano che sembrava favorita fino a poche settimane fa, è in fase di stallo perché, nonostante l’ampia disponibilità del Comune per la realizzazione della nuova cittadella sportiva del Napoli, non è stato ancora trovato un accordo con i proprietari dei terreni. Che non sono comunali. «Ci sono 18 possibili soluzioni sul tavolo e i tecnici le stanno valutando una per una», ha spiegato De Laurentiis. E proprio quando sembrava che il cerchio si fosse chiuso su questa area vastissima a poche chilometri dall’asse Mediano e dall’uscita di Varcaturo della Domiziana, con vincoli urbanistici assolutamente superabile con una serie di varianti, ecco che tutto torna ancora in alto mare. Fonte: Il Mattino
