Il Mattino- Stramaccioni: “De Bruyne? Con lui Conte mira alla Champions”

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Kevin De Bruyne è a tutti gli effetti un giocatore del Napoli. Un colpo sensazionale. Importante sia dal punto di vista del “campo” che dal punto di vista extra-calcistico. Per capire meglio la portata del colpo, Il Mattino ha intervistato Andrea Stramaccioni. Di seguito un estratto delle sue parole.

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Si aspettava di vedere De Bruyne in serie A?
«Onestamente no: se calcoliamo l’infortunio ai flessori che lo ha tenuto fuori per due mesi a ottobre, ha giocato praticamente sempre titolare sia in Premier che in Champions. Protagonista in tutti i big match della stagione del City e restando in panchina solo nella gara di ritorno a Madrid».
Che colpo è per il Napoli?
«Straordinario. Perché oltre al valore del giocatore ancora di altissimo livello, vai a prendere un uomo che avrà grande facilità ad adattarsi grazie alla amicizia vera con Lukaku e a tutti i consigli e le indicazioni su Napoli e il Napoli ricevute da Dries Mertens, altro suo grande amico. Il suo adattamento sarà molto più facile del normale».
L’età è davvero un fattore?
«Forse non avrà gli spunti fisici devastanti che aveva qualche anno fa, ma è un professionista di ferro, un lavoratore sodo che fa vita seria e che cura il suo fisico. Ha 33 anni, è integro e maturo. Perfetto per la serie A».
Conte ci sa fare con i campioni: come si gestisce l’ingresso in uno spogliatoio come quello del Napoli?
«Antonio è un numero uno nella gestione del gruppo, forse può avere avuto qualche piccola criticità in ambienti esteri che non controllava e dominava al 100% come piace a lui. Ma in Italia è insuperabile: Juventus, Inter e Napoli, ha sempre avuto spogliatoi granitici».
Napoli già in pole per il prossimo scudetto?
«Parte sicuramente come una delle favorite perché è campione d’Italia e si sta rinforzando come aveva promesso De Laurentis. Stavolta, rispetto alle incertezze di due anni fa dovute al cambio di guida tecnica, ha tutte le carte in regola per difendere il titolo».
De Bruyne al Napoli, Modric verso Milano: la Serie A è diventata un campionato in cui giocare l’ultima parte della carriera?
«Qui il discorso investe le proprietà e di riflesso il nostro campionato , noi in Italia abbiamo negli ultimi anni spesso lavorato con mercati a dir poco “creativi”, con budget limitati dallo spettro dei bilanci del mercato in entrata. Il Napoli in questo rappresenta come pochissimi altri club una eccellenza di gestione finanziaria. E questo è il momento di fare il salto di qualità europeo che tutta Napoli dopo due scudetti in tre anni merita».
Come cambierà tatticamente il Napoli con De Bruyne?
«Avrà un profilo di centrocampista offensivo che non aveva in organico neanche come caratteristiche. Un giocatore che sa palleggiare corto, che ha visione di gioco lungo, maestro di assist e passaggi. È abile anche nel finalizzare. In più, un leader a 360 gradi nello spogliatoio con grande carisma internazionale. Sarà solo importante gestirlo bene fisicamente: la voglia sarà di fargliele giocare tutte, ma credo invece che una sua gestione attenta lo porterà a rendere davvero al massimo».
Cosa serve ancora a De Laurentiis per puntare la Champions?
«A me il Napoli piace tanto. È solido, compatto, verticale. Sa fare la partita palleggiando, sa verticalizzare, ha tante frecce nel suo arco. Bisogna capire Antonio da quale sistema base ripartirà. In questa stagione per emergenza il piano è cambiato spesso. Se confermerà i quattro dietro con due ali, allora penso che un altro esterno d’attacco abile nell’uno contro uno possa essere fondamentale».
Kevin, Romelu, manca solo Dries.
«Chissà. Per completare il fantastico trio belga lo valuterei. Una maglia gliela darei sempre».
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