Una svolta clamorosa rischia di influenzare in modo decisivo l’accertamento delle responsabilità nella morte di Diego Armando Maradona, avvenuta il 25 novembre 2020. Dopo circa due mesi di udienze, il processo è stato sospeso a seguito della rimozione della giudice Julieta Machintak dal collegio giudicante della Terza Sezione Penale del Tribunale di San Isidro, nella provincia di Buenos Aires.
La notizia, riportata in anteprima dal sito Infobae.com, apre scenari complessi per il proseguimento del procedimento, che vede imputati sette tra medici e infermieri con l’accusa di omicidio colposo con dolo eventuale. Nei prossimi giorni sarà effettuato un nuovo sorteggio per stabilire la sezione giudiziaria che dovrà proseguire il processo e individuare i nuovi magistrati.
Intanto, gli avvocati difensori di alcuni degli imputati – le cui identità restano al momento riservate – starebbero valutando la possibilità di bloccare del tutto il processo, presentando un esposto basato sull’articolo 1 del Codice di procedura penale della provincia. Tale norma stabilisce che nessuno può essere giudicato da magistrati che non siano stati nominati secondo quanto previsto dalla Costituzione provinciale e dalle sue leggi, né essere perseguito penalmente più di una volta per lo stesso fatto.
Sebbene il processo non sia ancora giunto a sentenza – rendendo difficile sostenere che si tratti di un “doppio giudizio” – la strategia dei legali mira a ottenere l’annullamento del procedimento e, di conseguenza, l’assoluzione dei propri assistiti.
A rendere il clima ancora più teso è l’indiscrezione secondo cui Mariano Baudry, avvocato di Verónica Ojeda (ultima compagna di Maradona e madre del figlio più giovane, Diego Fernando), starebbe per rinunciare al proprio incarico.
Il caso si complica ulteriormente e lascia presagire un lungo e controverso scontro legale per chiarire le responsabilità intorno alla scomparsa del Pibe de Oro.
Fonte: Il Mattino
