Dopo Diego e Luciano, Dries: il ragazzo a cui Napoli ha insegnato ad essere felice

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Soddisfatto, visibilmente emozionato, schietto come sempre. Dries Mertens, da ieri “ufficialmente napoletano”. Cittadino onorario. Un titolo che il Comune di Napoli ha concesso raramente. In ambito calcistico, solo Diego Armando Maradona e Luciano Spalletti, tra poco la otterrà anche De Laurentiis. Scrive il CdS: “La cornice è stata quella della Sala dei Baroni del Maschio Angioino, tra emozioni, amici, abbracci. Con lui la famiglia, la moglie Kat, il figlio Ciro – scatenato e sorridente, una piccola star della giornata – e Tommaso Starace, storico magazziniere e complice inseparabile. «Dodici anni fa arrivai per firmare un contratto. Oggi torno non da calciatore, ma da uomo che s’è innamorato di una città», ha detto, con la voce spezzata. «Napoli è passione pura: nella famiglia, nell’amicizia, anche nelle discussioni. È caotica, rumorosa, a volte un po’ sporca, ma chi si ferma a questo non l’ha mai conosciuta davvero». Il suo racconto si è fatto intimo, personale: «Per me Napoli è la vista da Palazzo Donn’Anna, il caffè al mattino, un bicchiere di vino la sera. Capri e Ischia sono paradisi. Ma il vero paradiso è qui, nel cuore della città, dove ho capito che basta poco per essere felici: il sole, un buon piatto, la compagnia giusta. Ho costruito la mia famiglia. Ho dato a mio figlio un nome napoletano e vorrei che la sua sorellina nascesse a Napoli». Kat è in dolce attesa.”

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