L’edizione odierna de Il Mattino commenta le possibili operazioni di calciomercato del Napoli di Conte:
“Non più, o non necessariamente, una squadra vocata al 4-3-3 puro ed integralista, ma un modulo camaleontico che prevede degli esterni duttili, capaci di interpretare più ruoli, di accentrarsi (in un 4-3-2-1) oltre al dover svolgere – e bene – la fase difensiva. Ed ecco che gli identikit portano a Ndoye (24) del Bologna e Lee (24) del Psg. Entrambi sono giocatori generosi già cercati dal Napoli a gennaio. Con il club felsineo si continua a trattare da tempo e nel frattempo resta aperta anche la pista Ferguson (25) a centrocampo. La forbice tra domanda ed offerta, tuttavia, è ancora molto alta (i rossoblù chiedono 35 milioni per lo svizzero: 9 gol e sei assist in questa stagione). E chissà che nell’operazione non possa essere inserito Giacomo Raspadori (25) come merce di scambio.
L’attaccante del Napoli ha ancora due anni di contratto alla corte di De Laurentiis, ma spinge per avere più spazio ed ha dimostrato di essere letale quando impiegato con continuità. È stato lo stesso Jack ad ammetterlo implicitamente ieri dal ritiro delle Nazionale italiana. «Sono molto ambizioso – ha detto – riconosco di essere stato determinante in alcuni momenti, in futuro mi piacerebbe avere più continuità in campo. Per un calciatore avere modo di non dover fare dentro-fuori ti può portare a essere ancora più efficace». Ndoye e non solo. Discorso simile anche per Lee del Psg con “l’aggravante” di un ingaggio pesante che il sudcoreano intasca sulle rive della Senna (oltre 7 milioni all’anno). L’attaccante piace e non disdegnerebbe l’idea di trasferirsi in Italia nella città con lo scudetto sul petto complice anche un monte ingaggi che De Laurentiis si è detto disposto ad alzare ulteriormente. Si vedrà”.
