⚽️CdS Campania⚽️ La prima pagina dell’edizione locale “SPENDO TRECENTO MILIONI” AdL scatenato

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ADL presenta i ritiri estivi e il mercato:   “Dopo De Bruyne ci saranno  tante aggiunte. Se mi offrissero  2,5 miliardi non venderei il Napoli»

 

Aurelio va all in  «Ora investirò 300 milioni»

 

Aurelio De Laurentiis, evidentemente, sapeva benissimo cosa faceva quando s’è seduto al tavolo delle trattative con il suo allenatore. Due, i momenti clou: «Intanto voglio dire che è merito di Conte se abbiamo vinto lo scudetto: è riuscito a risolvere ogni problema che pensavamo difficile, facendo fronte ai tanti incidenti che ci sono capitati e che fanno parte del gioco», l’apertura. «Ho fatto un calcolo: l’anno scorso ho investito centocinquanta milioni e quest’anno, tra stipendi e investimenti, andranno via trecento milioni», la chiusura. Con inchino: «Il Napoli sarà mio finché avrò vita e poi i miei figli faranno ciò che vorranno. Non lo venderei neanche se mi offrissero due miliardi e mezzo».
Il riflesso della Coppa dello scudetto adagiata alla sua sinistra è negli occhiali da sole che il presidente non sfila mai. E considerando che il Golfo è letteralmente a un palmo, e che il Vesuvio e Capri puoi quasi toccarli per quanto è terso il cielo, si direbbe che ieri sia stata una gran giornata per Napoli. E il Napoli. E ancora.
Come sarà il ritorno in Champions? E lui: «I pronostici non vanno mai fatti perché portano jella. Noi e la Juve negli ultimi dieci anni siamo sempre stati ai massimi livelli con una certa costanza, ma poi la squadra del Nord è una squadra che non ha sempre giocato in maniera chiara, mentre il Napoli lo ha sempre fatto. Il mio è un modus vivendi».
Dopo un po’, suggerisce: «Potremmo fare amichevoli in ritiro tra giornalisti e dipendenti del Napoli. Io sarò l’arbitro, ma attenzioneche come arbitro mi vendico sugli arbitri nostrani. E quindi sono molto vendicativo».
Finale: «Le istituzioni calcistiche non si sono rese conto della crisi: se in Gran Bretagna c’è il calcio più ricco del mondo che perde settecentocinquanta milioni di sterline all’anno, se Dazn abbandona per strada la Francia mettendola in mezzo a una strada, se abbiamo dei campionati dove chi vince lo fa con quindici o venti punti di vantaggio sulla seconda, vuol dire che qualcosa non funziona. Eppure, giochiamo il Mondiale per Club e più Champions. Siamo protagonisti di un teatrino per gli altri, purtroppo: le istituzioni devono sopravvivere lasciando morti e feriti per strada».

 

Fonte: CdS

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