Scudetto e Mondiale – Di Lorenzo da Conte a Spalletti è un attimo

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Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo non trova riposo, dall’emozione dello scudetto alla convocazione per le gare di qualificazione ai prossimi Mondiali è stato un attimo, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Scudetto bis e Mondiale. Di Lorenzo, il capitano appena sceso dal pullman scoperto del Napoli, ringrazia Conte e tende la mano a Spalletti, che gli aveva assegnato la fascia nel club e lo ha difeso dopo l’Europeo flop in Germania, il momento più duro della sua carriera. Un filo azzurro, il colore della felicità, domina una stagione magica e non ancora conclusa. Serve l’ultimo sforzo per stoppare Haaland e aprire la strada verso l’America. Giovanni, dentro il mare di incertezze che attraversa Coverciano, ha allontanato le preoccupazioni in ordine al suo stato di forma. In Norvegia risponderà presente anche se due giorni fa non si è allenato e ieri ha lavorato in modo differenziato. Ci manca solo che l’Italia – dopo Buongiorno, Calafiori e il gran rifiuto di Acerbi – perda Di Lorenzo: «Ho un problemino, me lo porto dietro da un mese, ma venerdì voglio esserci e ci sarò. Tutto sotto controllo. Va solo gestito il carico di lavoro».

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L’energia, come al solito, viene da Napoli. E allora partiamo dalla festa, inebriante. «Vedere tutta quella gente è stato qualcosa di straordinario. Ci resterà dentro per sempre. Sono state due grandissime vittorie, diverse tra loro. Due anni fa bisognava solo aspettare la partita per festeggiare un successo sicuro da due o tre mesi. Questa volta abbiamo aspettato l’ultima giornata ed è stato ancora più bello. Lo scudetto della fatica, della sofferenza, del non mollare mai». L’artefice è stato Conte, capace di portare la macchina oltre ogni limite con una ferocia pazzesca. La notizia che tutti aspettavano con ansia a Napoli non ha sorpreso Di Lorenzo. «Mai avuto dubbi sulla permanenza di Conte, anche quando si ascoltavano cose diverse. È un allenatore forte. Siamo tutti veramente contenti che sia rimasto per dare continuità al lavoro»”.
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