L’approfondimento – Il Napoli del futuro: tra ambizione e rivoluzione

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Il Napoli si affaccia alla stagione 2025-2026 con un entusiasmo travolgente e una consapevolezza nuova: essere tornati protagonisti nel calcio italiano ed europeo non è un traguardo, ma un punto di partenza. Dopo una stagione trionfale conclusa con la conquista dello Scudetto, la società partenopea ha deciso di non fermarsi, ma di rilanciare.

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Il primo tassello è la conferma di Antonio Conte. Il tecnico salentino ha dimostrato di essere l’uomo giusto per restituire identità, organizzazione e fame a una squadra che aveva smarrito sé stessa. La sua impronta si è vista fin dal ritiro estivo del 2024: disciplina, lavoro maniacale sulla fase difensiva e un’idea tattica chiara, votata all’efficacia e al pragmatismo.

Conte ha chiesto rinforzi mirati e una rosa profonda per affrontare una stagione lunga e piena di impegni, tra Serie A, Coppa Italia e Champions League. De Laurentiis ha risposto con un budget faraonico per gli standard italiani: circa 200 milioni di euro da investire tra acquisti, ingaggi e operazioni strategiche. Il Napoli vuole costruire non solo una squadra forte, ma un club stabile tra le big europee.

Il primo nome a far sognare i tifosi è Kevin De Bruyne. Il centrocampista belga ha scelto Napoli per il suo nuovo capitolo, convinto dal progetto, dalla città e dalla possibilità di essere un leader tecnico e carismatico. L’arrivo di un fuoriclasse del genere eleva il tasso qualitativo della rosa e accende l’entusiasmo. Insieme a lui, sono molto avanzati i contatti per Leroy Sané, in uscita dal Bayern Monaco, e per Jack Grealish, in rotta con il Manchester City. Entrambi sono profili che garantirebbero tecnica, esperienza internazionale e imprevedibilità.

Le cessioni fanno parte del progetto. Khvicha Kvaratskhelia è stato ceduto al Paris Saint-Germain per circa 70 milioni di euro, un’operazione che ha fruttato plusvalenza e margine di manovra. Anche Victor Osimhen è partito, in prestito oneroso al Galatasaray, con possibilità di riscatto. Non si tratta di smobilitazione, ma di una ristrutturazione guidata: uscire per rinforzarsi, vendere al momento giusto per rinnovare ambizioni.

Il modulo resterà il 3-5-2, con varianti offensive. Conte ha costruito una squadra corta, aggressiva e capace di dominare i duelli individuali. De Bruyne fungerà da regista avanzato, con licenza di inventare e rifinire. Il centrocampo sarà completato da profili dinamici come Lobotka, Anguissa e Cajuste, mentre sugli esterni si punterà su uomini capaci di abbinare corsa e qualità.

L’obiettivo per il 2025-26 è ambizioso ma realistico: confermare il titolo in Serie A, arrivare almeno ai quarti di Champions e giocarsi la Coppa Italia fino in fondo. Il Napoli vuole entrare in un’era nuova, fatta di continuità ad alti livelli, strutture migliorate, crescita internazionale e una tifoseria che continua a essere il vero dodicesimo uomo.

C’è voglia di futuro, ma con i piedi ben piantati nel presente. Il Napoli ha una guida forte, una rosa competitiva e una visione chiara. Non sarà facile ripetersi, ma questa volta l’obiettivo non è più stupire: è dominare.

A cura di Giovanni Mirengo

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