Renica ai microfoni de Il Mattino: “Si prepara la sfida Conte, si deve e si può lottare su 3 obiettivi”

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Alessandro Renica ha assaporato a pieno il gusto della vittoria a Napoli. Lo ha fatto con due scudetti, una coppa Uefa, una coppa Italia e una Supercoppa italiana. Tutto insieme. Una scorpacciata lunga 6 anni vissuti sempre da protagonista con la maglia azzurra. Intervista de Il Mattino:

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E allora partiamo dall’effetto che fa questo matrimonio che prosegue.
«Ovviamente il tifoso è entusiasta. Come lo è stato per lo scudetto, che ricordiamo non era poi un obiettivo così facile da immaginare all’inizio della stagione. Personalmente ho sempre avuto delle buone sensazioni su come sarebbe andata e alla fine ho avuto ragione. Il Napoli per me è sempre stata una squadra forte e senza coppe era anche molto competitiva. Non avrebbe avuto sprechi di energie e sapevo che Conte avrebbe gestito al meglio questa risorsa».

conte napoli adlE ora?
«Dicevamo che c’è grande entusiasmo. Perché quando un allenatore come Conte resta sulla tua panchina pensi subito che si punti a fare il bis. Ma io rilancio subito».

Prego
«Il Napoli dovrà lottare su tre obiettivi. Non più solo il campionato, ma può puntare forte su Coppa Italia e soprattutto Champions. Ecco, la sfida europea è quella che mi intriga più di tutte».

Perché?
«Mi sembra che quello sia il vero salto di qualità che il Napoli possa fare. Vincere la Champions sarebbe un qualcosa di unico».

È un obiettivo alla portata?
«A me piace pensare di sì. E credo che sia anche l’obiettivo della società. O che almeno sia quello di andare il più avanti possibile».

In questo senso che ruolo ha Conte?
«Innanzitutto ha l’esperienza giusta per riuscire a gestire gli impegni. E poi sono sicuro che chiederà una rosa ampia e di qualità. Insomma, la sua presenza è una garanzia anche sul mercato. Sa spendere e lo farà anche quest’anno».

E De Laurentiis?
«Anche di lui ci possiamo fidare ciecamente. Ci ha dimostrato le sue volontà in questi anni. Per lui parlano i fatti. Ecco perché sono sicuro che ci saranno investimenti pesanti per raggiungere un obiettivo alla portata che è difendere il tricolore, e per puntare ancora più in alto con il sogno Champions. Mi piace l’idea di o la va o la spacca, sperando che la corda poi non si tiri troppo fino a spezzarsi».

L’effetto Conte?
«Più che effetto direi la sfida Conte».

Ovvero?
«La sfida è vedere se Conte riuscirà con tante partite ad essere ancora così determinante e fare bene in tutte e tre le competizioni. Perché per me questo Napoli con lui può arrivare in fondo anche alla Coppa Italia».

Quanto Conte ha visto in questo scudetto?
«Tanto, quanto De Laurentiis. È una accoppiata vincente perché il presidente ha capito i suoi errori del passato e quest’anno è saputo stare al suo posto senza interferire troppo nel lavoro dell’allenatore. Gli ha messo a disposizione una squadra forte affiancandogli uno staff competente capitanato da una figura chiave come Lele Oriali. Per il prossimo campionato mi aspetto investimenti importanti anche perché Conte prima di decidere di continuare a Napoli ha messo i punti sulle i. Il prossimo anno è il più difficile, ma ci sono i presupposti per far bene ancora».

Cosa la preoccupa?
«Ci sarà meno tempo per allenarsi e preparare le partite e ci sarà maggiore dispendio di energie. La vera sfida è avere una rosa ampia e importante per lottare in maniera competitiva su tutti gli obiettivi».

 

 

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