“Quest’anno ha capito che deve fare il presidente”
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Luciano Moggi, ex direttore sportivo di Napoli e Juventus. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Direttore, lo scudetto del Napoli smentisce chi sosteneva che la squadra potesse rappresentare un “Leicester d’Italia”, ovvero un evento estemporaneo?
Il Napoli è la dimostrazione che quando ci sono dirigenti validi, si costruisce qualcosa di duraturo. Ha vinto il titolo italiano e allo stesso tempo ha i conti in ordine.
L’anno scorso il Napoli è arrivato decimo, forse anche perché De Laurentiis, sull’onda dell’euforia per lo scudetto vinto con Spalletti, ha cercato di metter bocca dove non doveva. Ma quest’anno ha capito che deve fare il presidente: supervisionare, sì, ma lasciare lo spogliatoio all’allenatore e il campo a chi fa calcio. Questo è un correttivo importante che si è dato da solo e dimostra intelligenza.
Dal punto di vista tecnico, secondo lei Conte ha realmente migliorato la squadra rispetto alla scorsa stagione?
Beh, i giocatori hanno reso molto di più rispetto all’anno scorso. Quasi tutti erano gli stessi, eppure hanno dato un rendimento superiore. Non c’era più neanche Kvaratskhelia, eppure il Napoli ha saputo trovare soluzioni. Certo, non tutte le partite sono state giocate bene, ma il consuntivo finale dice che il Napoli è campione d’Italia.
L’Inter ha giocato molte più partite, quindi era più stanca. E quando ti mancano elementi come Lautaro o Calhanoglu, non è facile sostituirli. Il Napoli ha saputo sfruttare quei momenti e l’allenatore ha fatto la differenza, esprimendo il massimo da quello che aveva”.
