La vittoria alle spalle, il fumo davanti. Quante volte avete visto uno sportivo festeggiare i propri successi con un sigaro in bocca? Una abitudine che si è cristallizzata nel tempo, importata dagli Stati Uniti e divenuta poi iconica anche da queste parti.
A renderlo un gesto immortale è stato Arnold Jacob Auerbach, detto Red. L’uomo che ha contribuito alla costruzione della moderna NBA. Prima giocatore, poi allenatore, infine presidente dei gloriosi Boston Celtics che con lui alla guida e in campo Bill Russell vinsero tutto.
9 titoli da allenatore, 6 da GM, uno da presidente. Quando capiva che la partita era ormai vinta, Auerbach accendeva il suo sigaro in panchina, pur con ancora minuti da giocare. «Vincere di 25 o di 30 non mi interessava. Se la partita era finita, mi accendevo un bel sigaro e mi rilassavo».
Il primo fu Marcello Lippi. Non solo dopo le vittorie, ma quel sigaro tenuto stretta al fischio finale della finale Mondiale 2006 ha fatto la storia.
Il Cholito, con sigaro alla bocca, ha voluto ricreare l’iconica foto dell’idolo Diego Armando Maradona. Ha immediatamente fatto il giro dei social facendo impazzire i napoletani.
Fonte: Il Mattino
