⚽️CDS CAMPANIA⚽️ 2OOMILA ❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️ -“A ME ME PIACE ‘O BUS”

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Factory della Comunicazione

Il canto di Partenope ha conquistato l’Italia La parata delle stelle in un giorno indimenticabile di amore e gioia.

E Antonio ricorda il piccolo Daniele

 

La squadra ha sfilato sul Lungomare davanti a 200mila persone in festa a bordo di due pullman scoperti

 

Conte scatenato e felice al fianco di De Laurentiis, Manna ad animare la festa e i giocatori pazzi di gioia tra due ali di folla

 

 

D o po una giornata e una notte di festa, Antonio aprirà gli occhi e chiederà a sé stesso se ciò che ha vissuto ieri è stato un sogno meraviglioso o la dolcissima realtà. Parthe n ope di Sorrentino e Partenope di Conte: due capolavori diversi e il rischio forte di un’identità confusa nel sapore delle lacrime dell’ultima scena di festa e malinconia. Si vedrà. Ma le storie grandi vanno raccontate bene e dall’inizio, figuriamoci le favole: c’era una volta, lo scudetto. E c’era un sole meraviglioso. E poi l’inchino delle barche imbandierate, il popolo, la musica e il Lungomare che si scioglie nel Golfo: Napoli è tutta azzurra.

Duecentomila persone pazze di gioia hanno celebrato lo scudetto nella splendida sfilata dei campioni d’Italia. Venerdì al Maradona sono stati poco più di cinquantamila i fortunati a godere del privilegio di emozionarsi in diretta per la vittoria del titolo, il quarto della storia, e così il club ha fatto di tutto per accontentare almeno una parte di quei tifosi ansiosi di abbracciare Conte e McTominay, Di Lorenzo e Politano, Spinazzola, Buongiorno, Olivera, Lukaku, Rrahman i , Raspadori, Meret, Neres, Anguissa, Lobotka, Mazzocchi, Simeone e tutti quelli che hanno scritto l’impresa. Perché è d’impresa che si tratta.

 

SI BALLA. La squadra e i dirigenti arrivano intorno alle 15 al Molo Luise, via mare, a bordo di un aliscafo Snav scortato dai gommoni delle forze dell’ordine e dallo stuolo delle barche di tifosi che scelgono una poltrona galleggiante per godersi lo spettacolo. Sì, è stato davvero uno spettacolo da raccontare che non andrà mai più via dagli occhi di tutti quelli che l’hanno vissuto e interpretato: balla De Laurentiis, balla e fa festa il ds Manna, saltano e cantano Antonio e Gianluca Conte, il vice Stellini, Oriali, Maiuri, i prof Coratti e Cacciapuoti, Abbruscato, i dottori Canonico e De Luca, gli uomini dell’area comunicazione Lombardo, Baldari e Lombardi, i magazzinieri Starace e Di Paolo e tutti quelli che ogni giorno hanno lavorato dietro le quinte alla riuscita dell’opera.

L’ANGELO. Il gruppo sbarca intorno alle 15 e poco dopo si riempiono i due bus azzurri scoperti con lo slogan: «We are the Champions Ag4ain». Quello della squadra è il più movimentato. Conte è felice, felice davvero, e non dimentica: sventola una bandiera con il volto e il nome dell’angelo azzurro che ha accompagnato la cavalcata dei suoi fratelli: Daniele. Lui è volato via nel giorno della vittoria di Firenze. Lui è uno della squadra e lo scudetto è suo.

 

Napoli, nel frattempo, canta, salta e balla con il Napoli: il clima è straordinario e lungo i due chilometri e mezzo che uniscono via Sannazaro e piazza Vittoria, dove va in scena l’abbraccio con il popolo delle curve, fila tutto liscio. Perfetto, neanche una virgola fuori posto all’andata e al ritorno. Anche l’organizzazione è stata un capolavoro: l’ha immaginata, ispirata e diretta il Cro Tommaso Bianchini insieme con il team del marketing e quello delle Operations diretto da Gian Luca Baiesi. Hanno studiato ogni minimo dettaglio – dalla pellicola dei bus ai tragitti via mare e terra – e poi hanno messo a punto il piano insieme con Prefettura, Questura e Comune regalando una gioia alla squadra e al popolo contro ogni previsione. Due anni fa, nel 2023, il progetto saltò ancor prima di disegnarlo per problematiche di vario tipo; e invece è stata una passerella memorabile. Tutti rapiti, follie di gioia pura, il senso della felicità negli occhi di De Laurentiis, Conte, Manna e di ognuno dei calciatori straordinari che hanno dato l’anima per lo scudetto. Ieri hanno strappato un pezzetto di cielo azzurro di Napoli e se lo sono messi in tasca. E sarà loro per sempre.

 

Fonte: CdS

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