MVP! Come Kvara – All’arrivo disse: «Qui per vincere non per scattare foto»-“Leader ed emblema del Napoli campione d’Italia”

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Qualcuno allo United si sarà messo le mani nei capelli. I suoi, quelli di Scott McTominay, non sono mai scomposti. Neanche quando in cielo hanno accompagnato la sua folle idea di blindare i conti con una sforbiciata da copertina figurine. È il gesto di chiusura del cerchio. Dopo lo scudetto, venerdì sera, arriva anche l’annuncio che non fa neppure notizia: è lui, McT, il “Player of the Year” di questa Serie A dominata con 12 gol e il sigillo decisivo (con Lukaku) per la vittoria sul Cagliari, l’ennesimo sorpasso in tempo reale all’Inter e la conquista del titolo. Il primo della sua carriera. «Leader ed emblema del Napoli campione d’Italia» lo ha definito l’ad della Lega, Luigi De Siervo. «Il duro lavoro coglie sempre un tempismo perfetto» scrive lui sui social. La svolta in una semplice quanto rivoluzionaria scelta: l’addio allo United. Dove gli stava stretto il ruolo di eterna alternativa, dove sperava da anni di giocare più avanti, alla Pogba o alla Eriksen, come ha spesso rivelato nelle sue interviste, mentre gli allenatori lo vedevano perfetto come mediano davanti alla difesa e dodicesimo di lusso da far entrare a gara in corso.

 

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COME KVARA. La rivincita di Scott, MVP come Kvara nel 2023 al battesimo italiano, inizia a Napoli, appena sbarca in città, durante i primi servizi social: «Siamo qui per vincere, non per scattare foto» dice accanto a sua moglie, Cam Reading. Lo fa col sorriso, ma è serio. Una frase manifesto del suo carisma. Una dolce provocazione che dà il senso del suo spessore. McTominay non aveva scelto Napoli solo per essere titolare o per vivere un’esperienza inedita in una città che l’ha subito conquistato. Convinto da Manna, il cui pressing è stato determinante, McT era certo di poter unirsi a un progetto tecnico destinato a fiorire. Conte prima lo ha sistemato accanto a Lukaku, poi lo ha abbassato di qualche metro, rendendolo mezzala, ruolo in cui McTominay si è divertito come fanno i grandi con i piccoli. Spesso non c’era partita tra le sue ambizioni e i tentativi di opposizione degli altri. Non poteva che essere lui a segnare il gol scudetto. Spettacolare. Coerente con tutta la sua stagione.   Fonte CdS
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