E insieme al presidente visionario, al tecnico “martello pneumatico”, c’è una squadra, un gruppo di ragazzi che è andato oltre se stesso. Ed uno in particolare che li rappresenta tutti. Scrive il CdS: “Specialmente uno, quello destinato a diventare l’icona del trionfo. Scott McTominay, autorevole candidato a miglior giocatore del campionato come Kvara due anni fa. Un altro segnale evidente: se in tre anni riesci a comprare due volte un rinforzo che può diventare Mvp, vuol dire che sono le idee giuste a far camminare il mondo. Al suo arrivo in azzurro è legata la sliding door della stagione. L’acquisto di Brescianini saltato dopo le visite mediche, i dirigenti del Napoli sbeffeggiati da chi ignorava l’alternativa segreta, il colpo piazzato da Manna sul quale nessuno avrebbe scommesso un euro. Così è nata la favola di McFratm, il gigante biondo che ha spaccato il mondo. Un impatto devastante, una personalità travolgente, un rullo compressore. Qualità, quantità, assist, gol. La firma sullo scudetto con un gol pazzesco nella notte della festa. Non lo hanno mai visto arrivare. O forse non avevano riconosciuto nemmeno lui. I prodigi sono così, si mimetizzano e poi ti fanno impazzire di gioia. “I campioni dell’Italia siamo noi…”: la festa di Napoli è appena iniziata”
