Niente bandiere e festoni azzurri come due anni fa: questa volta Napoli sceglie la scaramanzia non è vero ma ci crede
Domani al Maradona la partita che vale lo scudetto contro il Cagliari: la lunga attesa silenziosa della città
Napule è, Napoli sa. Sa perfettamente che al traguardo manca un attimo, giusto il tempo di bere un caffè di novanta minuti o novanta caffè in un minuto. Cosa cambia? Niente. E nulla è cambiato dal 25 agosto 2024, giorno della prima in casa con il Bologna, quando McTominay sembrava una follia, Lukaku una trattativa infinita, Gilmour un ex obiettivo e Neres, appena arrivato, l’unica luce: 45.000 spettatori al Maradona per cominciare. Più o meno come ai trentaduesimi di Coppa Italia contro il Modena, il 10 agosto. Poco meno dei 51.426 con il Genoa, tredicesimo sold out della stagione, l’ottavo in serie: la città aveva scelto di amare il Napoli di Conte al buio, incompleto e confuso. È partita dal gradino più basso, da un’eliminatoria estiva di coppa che da queste parti non si vedeva dall’epoca della Serie C, e poi è salita. Tutta la scala, mano nella mano con la squadra. Fino a superare il milione di spettatori.
Fonte: CdS



