Processo Maradona, i pm chiedono lo stop: bufera su un giudice
Nuovo caso sulla questione morte di Diego Maradona
Nuovo capitolo nel processo sulla morte di Diego Armando Maradona, in corso dall’11 marzo presso il tribunale di San Isidro. Il procedimento, già complesso, è stato scosso da un’ulteriore polemica che coinvolge direttamente uno dei giudici in aula.
Un giudice nel mirino per una telecamera “non autorizzata”
Il pubblico ministero Patricio Ferrari ha richiesto la sospensione temporanea del processo, puntando il dito contro la giudice Julieta Mackintach, accusata di aver permesso l’ingresso di un cineoperatore legato a una produzione televisiva che sta realizzando un documentario sulla morte del Pibe de Oro. Secondo l’accusa, la decisione sarebbe stata presa autonomamente, senza il consenso del collegio giudicante.
La ricusazione richiesta dal legale di Luque
Nei giorni precedenti, anche l’avvocato Julio Rivas, che difende il neurochirurgo Leopoldo Luque (uno dei sette imputati per omicidio con dolo eventuale), aveva sollevato la questione chiedendo formalmente la ricusazione della giudice Mackintach. Rivas ha affermato che la presenza delle telecamere è stata autorizzata il primo giorno delle udienze, nonostante un divieto espresso dal tribunale.
Una questione di “gravità istituzionale”
Il pm Ferrari ha espresso preoccupazione per l’intera vicenda, definendola un fatto di grave rilevanza istituzionale. «Le prove raccolte non sono rassicuranti — ha dichiarato — e riteniamo necessario un rinvio di almeno dieci giorni per chiarire la situazione».
Il processo, che punta a far luce sulle responsabilità nella morte di Maradona, rischia ora di essere rallentato da questioni interne al tribunale che potrebbero influire sull’equilibrio e sulla regolarità dell’intero procedimento.
Fonte: Il Mattino
