Serie A: Il pagellone della 37esima giornata

Ecco da 10 a 0 il pagellone di questa giornata di campionato

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Una giornata folle. 30 goal, 5 espulsioni tra allenatori e calciatori. Record siglati e occasioni sprecate. Lotta Scudetto, Champions e salvezza in bilico con tante squadre in un solo punto.

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Ecco da 10 a 0 il pagellone della 37esima giornata di Serie A.

10 –  Pedro, eterno. Ago della bilancia

10 come i 10 goal segnati in campionato, a due mesi dal compiere 38 anni.

Un fuoriclasse spesso sottovalutato ma rimasto sempre decisivo.

Doppietta ieri sera per fermare l’Inter sul 2-2 facendo un grosso favore al Napoli.

I suoi sono adesso lontani dalla Champions e forse anche dall’Europa League ma il suo intramontabile talento non si discute. 2 goal pesantissimi. Stoico.

9 – Ranieri, Infinito. Saluta l’Olimpico e sogna la Champions

20 risultati utili nelle ultime 21. Vittoria a San Siro con l’Inter, una vittoria e un pareggio nei derby, fermato il Napoli capolista, pareggiato con la Juve e ieri sera ha battuto il Milan.

Claudio Ranieri saluta per l’ultima volta da allenatore lo Stadio Olimpico con tre punti che permettono ai giallorossi di sognare l’accesso in Champions League.

Un uomo di calcio, abituato ai miracoli, al suo ultimo ballo ha preso una Roma disastrata e l’ha portata ad un punto dal quarto posto. Appuntamento all’ultima giornata per completare il capolavoro.

8 – Capolavoro di Nicola, il Cagliari è salvo

Ieri sera all’Unipol Domus il Cagliari ha schiantato il Venezia e si è assicurato la permanenza in massima serie.

La squadra di Nicola ha dominato in lungo e in largo lo scontro diretto chiudendo la pratica già nel primo tempo.

Non male per una squadra che sembrava sull’orlo di esplodere appena qualche mese fa. Bravo Nicola.

7 – Sulemana, il nuovo “baby” della Dea. Retegui nella storia. Il Parma resiste

L’Atalanta vince e convince al Ferraris contro il Genoa. Seconda rete consecutiva per Ibrahim Sulemana, 22 anni tra tre giorni.

Già l’anno scorso a Cagliari aveva fatto intravedere ottimi spunti, in questo finale di stagione con la Dea sta dimostrando il suo ottimo potenziale. In goal contro Roma e Genoa. Da tenere d’occhio per il futuro.

Dal futuro al presente, da Sulemana a Retegui.

L’attaccante Italo-Argentino non è una gemma da scoprire ma è un bomber vero ed affermato, nonostante anche lui abbia solo 26 anni.

Il goal segnato Sabato oltre ad aver regalato tre punti ai suoi gli ha anche permesso di entrare nei libri di storia dei Nerazzurri. Retegui infatti è il primo attaccante nella storia dell’Atalanta a segnare 25 goal in campionato. Bomber.

Sponda Parma invece, sorridono gli uomini di Chivu, ben consapevoli di aver fermato la capolista. Ennesimo risultato utile contro una big tra le mura amiche e salvezza che si intravede. Appuntamento alla prossima proprio con la sfida al Gewiss contro l’Atalanta.

6 – La Juve fa il suo. Il Como certifica il decimo posto. Si svegliano (tardi) Empoli e Lecce

La Juventus dopo 61 minuti riesce a risolvere una partita complicata contro un Udinese ben organizzato.

Tudor si gode il quarto posto che varrebbe la Champions League ma deve guardarsi le spalle. Nell’ultima giornata si gioca tutto in trasferta a Venezia.

Il Como pareggia a Verona guadagnandosi la certezza di finire decimo, un risultato che non può che rendere orgoglioso Cesc Fabregas, il quale ha parlato di questo obiettivo nominandolo il loro Scudetto.

Grazie a questo pareggio praticamente salvo anche l’Hellas Verona.

Chi non può ritenersi salvo invece sono Lecce ed Empoli che ieri sera hanno battuto rispettivamente Torino e Monza prendendo le sembianze del classico studente che si impegna nell’ultimo mese per evitare la bocciatura.

Le due squadre sono appaiate a 31 punti e nell’ultimo turno troveranno Lazio (per i Salentini) e Verona (per i Toscani).

5 – Fiorentina, battuto 3-2 il Bologna ma che rammarico!

La Fiorentina vince lo scontro diretto con il Bologna e si porta al settimo posto in classifica che però, proprio a causa della vittoria in Coppa Italia degli Emiliani, non consentirebbe alla squadra di Palladino di entrare in Europa.

La Viola è a 62 punti in classifica, a -3 dalla Lazio e a -5 dal quarto posto.

Il rammarico è quello di aver fatto pochi punti con le piccole. Addirittura 12 su 24 disponibili contro le ultime quattro squadre in classifica.

Con sconfitte pesanti come quella a Venezia e Monza, con cui la Fiorentina ha collezionato in totale solo due punti.

Il rammarico è grande e Palladino lo sa.

4 – Napoli e Inter fanno X. Lo scudetto si deciderà all’ultima giornata.

Una serata pazza, dalle mille emozioni, con tantissimi cambi di fronte, con sorpassi e controsorpassi in classifica.

Il Napoli non va oltre lo 0-0 a Parma pur colpendo tre legni. L’Inter pareggia in casa con la Lazio 2-2.

In una serata non per deboli di cuore in cui i Nerazzurri vanno avanti due volte e altrettante volte vengono raggiunti, poi annullano un rigore al Napoli e infine annullano un goal all’Inter. Nel mezzo le espulsioni di Inzaghi e Conte.

Un’altalena di emozioni che si conclude con due pareggi per le prime due della classe che adesso si giocano tutto nell’ultima partita del campionato. Il Napoli a +1 affronterà il Cagliari al Maradona, l’Inter che rincorre andrà al Sinigaglia contro il Como.

3 – Torino e Monza staccano la spina. Delusione e amarezza

Due squadre che ormai non hanno più nulla da chiedere al campionato.

Il Torino perde la terza partita nelle ultime quattro, avendo la matematica certezza di concludere nella parte destra della classifica. Male.

Sconfitta anche per il Monza, ormai retrocesso da due turni.

Gli uomini di Nesta vanno anche in vantaggio contro l’Empoli ma poi nella seconda frazione crollano e concedono tre reti agli ospiti. Decima peggior difesa nei top 5 campionati europei con 67 goal subiti.

2 – Venezia, che crollo. DiFra a un passo dalla B

Tre come le reti subite dal Venezia ieri sera. Una squadra che si è fatta surclassare da un Cagliari che ha avuto più fame e più voglia di vincere.

Dopo la vittoria contro la Fiorentina 7 giorni fa sembrava tutto in discesa, poi è arrivata la batosta, quasi inspiegabile per una squadra che sembrava aver trovato la retta via.

Nel prossimo turno c’è la Juventus in piena corsa Champions e bisogna vincere sapendo che potrebbe non bastare. Profondo rosso.

1 – Santi, croce e delizia. Il Milan cade anche a Roma

Santiago Gimenez sposta gli equilibri, nel bene e nel male.

Nella scorsa giornata una sua doppietta ha permesso al Milan di battere il Bologna a San Siro, mentre ieri una gomitata gratuita ai danni di Mancini gli è costata il cartellino rosso, lasciando i suoi in 10 per più di 70 minuti.

Il Milan è fuori da tutto e dopo la delusione in Coppa Italia, subisce un’altra sconfitta, questa volta dalla Roma in campionato. Stagione da incubo per i Rossoneri che affronteranno nel weekend il Monza in casa con i tifosi che molto probabilmente saluteranno la squadra con una forte contestazione. Ricominciare da zero è d’obbligo.

0 – Terremoto in Serie B, un’altra brutta storia per il calcio italiano

I verdetti erano stati chiari: Cosenza, Cittadella e Sampdoria in Serie C, Salernitana e Frosinone al Playout e Brescia salvo.

Poi il capovolgimento di fronte.

Brescia punito per presunte irregolarità commesse più di due mesi fa, penalizzazione di quattro punti in classifica.

Situazione stravolta: Brescia in C, Frosinone salvo e Samp al Playout. La gara di andata tra Salernitana e Frosinone che si sarebbe dovuta disputare oggi è stata rinviata a data da destinarsi con ricorsi da fare e tante decisione da prendere.

Spunta addirittura l’ipotesi di campionato a 22 squadre, insomma, è caos totale.

A cura di Guido Russo

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