Serie A, una sfida generazionale in campo
La presenza di giocatori esperti in campo non è solo una questione di leadership, ma anche di affidabilità tattica, lettura del gioco e stabilità nei momenti chiave. Come ci dice il Corriere dello Sport, sono sette gli over 30 a cui Antonio Conte ha affidato la sua fiducia. Ben dieci invece quelli schierati da Inzaghi nel corso della stagione, a partire dai 36enni Sommer, Mkhitaryan e Arnautovic: 5.636 minuti in tre.
Le due pretendenti allo scudetto sono una delle facce della medaglia, insieme ad Atalanta (11.688’ per 9 giocatori), Lazio (10.820’ con 9) e Monza (10.541’ con 11).
All’estremo opposto troviamo la linea verde della Juventus: complici anche la cessione di Danilo a gennaio (ma nelle dodici partite giocate, il brasiliano classe 1991 era arrivato già a collezionare 578’) e l’infortunio di Milik, che in questa stagione non ha mai sfiorato l’erba del campo. Sono tutti under 30 i giocatori impiegati per oltre mille minuti, con il 20enne Yildiz schierato per ben 2.229’.
Segue a ruota proprio quel Parma che il Napoli troverà domani sul suo cammino verso lo scudetto. Tolto Valeri, 25 anni e 2.749’ in campionato, tutti i fedelissimi di Pecchia prima e Chivu poi sono nati dopo il 2000: dal portiere Suzuki, 22 anni e 3.135’, fino al talentino Bonny, 2.372’ per 21 anni d’età. Quasi una sfida generazionale, quella che andrà in scena domani al Tardini.

