Marco Fassone, torinese ed ex arbitro, è stato dietro alle scrivanie di Juve, Napoli, Inter e Milan ed è stato intervistato da ilmattino. Le sue parole:
De Laurentiis a cosa aspira?
«A mantenere il Napoli su questo livello con investimenti mirati, producendo utili di bilancio e distribuendo, se possibile, i dividendi tra gli azionisti. È un modello da vecchio presidente assolutamente virtuoso e che io cito quando spingo potenziali investitori a porre la loro attenzione sul calcio».
Questo scudetto, dal punto di vista economico, vale più per il Napoli o l’Inter?
«La premessa è che per un club sotto questo aspetto cambia poco arrivare al primo posto o al secondo, se non per quanto riguarda il market pool della Champions League che varia in base al piazzamento».
Al di là dello scudetto, c’è un necessario cambio di rotta: il Napoli deve dotarsi di un centro sportivo ed è stato sollecitato dal Comune a investire sullo stadio Maradona. Sarebbe un ulteriore fattore di crescita per il club.
«Quando io andai via nel 2012 De Laurentiis non era convinto che la patrimonializzazione del club fosse così utile. Non so in questi anni cosa sia cambiato, e se qualcosa è cambiata. Ma credo che De Laurentiis farà questo investimento sulle strutture solo se intravedrà un reale ritorno per il club in termini di ricavi aggiuntivi. Mi è sempre sembrato chiaro che volesse essere prudente».
