Il mercato fa parlare, ma il presente è da giocare, calando un Jack

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C’è ancora un obiettivo da raggiungere, per cui si deve lottare e già si parla di mercato. Certo, occorre programmare la prossima stagione, ma lo farà chi di competenza. Per il resto occorre guardare al presente, e spesso quel presente si chiama Jack Raspadori. Scrive il CdS: “Il Napoli ha la miglior difesa dei cinque campionati top d’Europa ma una produzione di gol inferiore a quelle dell’Inter, dell’Atalanta, della Lazio e del Milan. Eppure da quando sono cominciati i guai di Neres, da oggi di nuovo a disposizione dopo tre partite a soffrire per una lesione al soleo sinistro, Conte ha pescato un jolly di nome Raspadori: 5 reti giocandone appena otto dal primo minuto, l’ultima a Lecce su punizione. Punizione-liberazione, se vogliamo: è stata decisiva così come il cross che a Monza ha ispirato McT. Jack uomo del destino? Finora è andata esattamente così: a gennaio avrebbe potuto cambiare aria, era più o meno orientato verso l’uscio, ma poi Conte s’è messo di traverso. E aveva ragione: l’ha bloccato e lui ha segnato contro il Venezia al Maradona, 1-0. E due punti guadagnati; e poi altri due con la Fiorentina al ritorno, dicevamo a Lecce otto giorni fa e un altro con la Lazio all’Olimpico, alla prima in emergenza totale con il 3-5-2. Totale: sette punti consegnati alla squadra e al sogno scudetto giocandone, dicevamo, appena otto dal primo minuto e ventitré in totale. Tutto normale, il calcio per fortuna è così. Ma l’opera non è conclusa e va completata. E in attesa dei gol dal futuro servono quelli dal presente: oggi contro il Genoa, poi a Parma e ancora al Maradona contro il Cagliari all’ultima giornata.”

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