Dal Grande Fratello al… tifo per il Genoa! Serena Garitta racconta la sua nuova passione

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Nel passato di Serena Garitta c’è la vittoriosa quarta edizione del Grande Fratello, ma oggi è uno dei volti più noti dello sport in Italia. Merito di una scelta di vita che l’ha portata a condurre Sport data room, trasmissione in onda su Sky Sport durante la quale si parla di quote e scommesse sulle gare di serie A, calcio internazionale e sport in generale. Insomma, un vero e proprio cambio di campo per Serena che per certi versi è come se fosse riuscita a fare gol. Eccola raccontarsi in un’intervista sulle pagine del quotidiano Il Mattino.
 
Il calcio è sempre stato nella sua vita?
«Praticamente da sempre».

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Ci dica.
«Si tratta di un vero e proprio vizio di famiglia che mi è stato tramandato da mio padre e che io ho trasmesso a mio figlio».
E allora partiamo dal passato.
«Mio padre mi ha portato allo stadio quando ero bambina e da quel giorno non mi ci sono più allontanata. Partite in casa o in trasferta del Genoa: sempre presente».
Il momento magico?
«Beh direi quando avevo 15 anni e la squadra con Bagnoli in panchina centrò il quarto posto. Di quella squadra avevo imparato anche la formazione a memoria. Ho vissuto quegli anni di passione vera: allenamenti, il ritiro, avevo anche il diario rossoblu. Sono cose che segnano e ti porti dietro. E oggi rivedo quella stessa passione in mio figlio che è grande tifoso. Mi rivedo in lui che ha 9 anni. È questione di dna».
Ora lei parla di sport da una prospettiva diversa…
«Da tifosa di calcio a parlare di calcio il passo è stato breve, ma dico sempre che per me è stata una grande fortuna. Avere questa opportunità è stato bellissimo. MI sarebbe piaciuto fare la giornalista da bambina. A Sport Data room analizziamo i dati statistici delle partite e gli esperti danno le quote: mi diverto un sacco».
Quindi anche la lotta scudetto l’ha seguita in un modo diverso…
«Adesso il Napoli è strafavorito, ma nell’arco della stagione abbiamo visto l’andamento di tutto il campionato. Sono le variazioni quelle che fanno la differenza. Ci sono stati momenti in cui l’Inter restava favorita ma le variazioni delle quote del Napoli ti facevano capire l’aria che tirava. Chi si è fidato di queste variazioni un po’ di tempo fa, magari tra qualche settimana potrebbe festeggiare».
Si mantiene sul vago…
«Perché in fondo io simpatizzo per il Napoli, conosco la scaramanzia dei tifosi e la rispetto. Il miglior amico di mio figlio ed i suoi genitori sono napoletani e sono tifosi del Napoli. Abbiamo visto la partita di andata insieme».
Il suo rapporto con il Napoli?
«Nel 2007 siamo saliti insieme in serie A insieme. Ero allo stadio e ricordo il delirio in campo dove c’era il Pampa Sosa che oggi lavora con me a “Sport Data Room”».
E parlate anche del Napoli di oggi?
«Il Pampa dice la sua da tecnico in studio, è molto scaramantico quando si parla di Napoli. Per la parte statistica c’è Pierpaolo Toma che è l’esperto di numeri».
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