Napoli ed Inter, due squadre differenti, due allenatori diversi, modi di vedere il calcio, diversi. La Gazzetta dello Sport, tra le differenze che caratterizzano le due squadre ne evidenzia una, soprattutto. Scott McTominay e Frattesi.
“Scott McTominay ha segnato 11 gol in campionato e non è un’eresia sostenere che lo scozzese sia la vera seconda punta del Napoli. Non è escluso che da qui all’ultima giornata scavalchi Romelu Lukaku a quota 12 reti. Sarebbe clamoroso se Conte vincesse lo scudetto con un centrocampista come bomber. Perché, non dimentichiamolo, McTominay è un interno di centrocampo, quel tipo di giocatori che in Gran Bretagna definiscono box to box, nel senso che si muovono da un’area all’altra.[…] Anche l’Inter ha un centrocampista che sa trasformarsi in attaccante, ma in campionato Davide Frattesi ha segnato la metà dei gol di McTominay. Anzi, di meno: cinque contro undici. È vero che Frattesi, a differenza dello scozzese, non è un titolare. McT ha giocato per 2.581 minuti, Frattesi per 1.120, meno della metà. Tempo inferiore, minori opportunità, però nella stagione scorsa Frattesi aveva realizzato sei reti in una finestra temporale più stretta, appena 935 minuti totali, e suscitava un’impressione diversa, si aveva la percezione che Frattesi spaccasse le partite. (…) è fattuale che una bella differenza tra Napoli e Inter si sia scavata nel solco tra McTominay e Frattesi, i centrocampisti che sanno farsi attaccanti. Oggi, contro il Verona, Frattesi è annunciato titolare e può accorciare il divario, sempre che lo scozzese a Lecce non sia la solita locomotiva umana.”
