Maradona, scomparsi 13 milioni: le figlie accusano l’ex avvocato
Dopo la morte di Diego Armando Maradona nel novembre 2020, le figlie Dalma e Gianinna hanno denunciato la sparizione di circa 13 milioni di dollari che, secondo loro, si trovavano su conti bancari esteri intestati al padre. Hanno portato in tribunale l’avvocato Matías Morla, ex rappresentante legale e manager di Maradona, accusandolo di frode e di aver sottratto parte dell’eredità. Morla avrebbe trasferito il controllo della società Sattvica, che gestisce i marchi e i contratti commerciali legati a Maradona, alle sorelle di Diego, Rita e Claudia Norma, con un atto considerato simulato per mascherare la sua gestione occulta.
Le figlie sostengono che Maradona fosse il vero proprietario dei marchi e che Morla e il suo cognato Pomargo fossero solo prestanome. Dopo la morte del campione, Morla avrebbe rifiutato di restituire quei beni agli eredi legittimi. I presunti conti bancari esteri (in banche di Abu Dhabi, Caraibi, Paribas e HSBC) conterrebbero circa 13 milioni di dollari, ora reclamati dai figli. Morla si difende dichiarando la sua estraneità e affermando che le disposizioni sui marchi vennero direttamente da Maradona, che aveva interrotto i rapporti con la ex moglie e le figlie. Intanto, secondo quanto riportato da ilmattino, Sattvica continua a operare commercialmente con prodotti firmati Maradona, mentre la battaglia legale e mediatica tra gli eredi prosegue.
