Se pensi a un calciatore del Napoli che in tempi recenti avrebbe meritato lo scudetto, non puoi non pensare ad Ezequiel Lavezzi detto il Pocho, 40 anni oggi. A Napoli ha giocato dal 2007 al 2012. Arrivò dal San Lorenzo, la squadra del cuore del futuro Papa Francesco, dopo aver vinto il campionato. Lui, Gargano e Hamsik costituirono l’asse giovane su cui si poggiò la squadra costruita da De Laurentiis e Marino dopo la promozione in serie A.
Stagioni brillanti, chiuse con la conquista della Coppa Italia il 20 maggio 2012 contro la Juventus allenata da Conte, imbattuta in campionato.
Poi, il Paris St. Germain, la Cina, l’addio al calcio nel 2019. E poi una vita complicata, con problemi di salute esplosi nel dicembre 2023. Un malore, si disse per un eccesso di sostanze stupefacenti. I suoi avvocati parlarono di una forte depressione, curata tuttora presso centri specializzati.
E poi il tradimento del suo vecchio agente, storie di investimenti sbagliati. Per fortuna, Lavezzi ha ritrovato l’amore, vive con Maria Guadalupe e il piccolo figlio
Vittorio a Punta del Este. Il calcio gli manca relativamente. L’amore di Napoli è quello di cui avrebbe bisogno. Recentemente è stato qui, ha raccolto applausi a scena aperta sul prato del Maradona prima della partita contro il Milan. «Cerco di far vedere che ho tanto amore per questo club e per questa gente che mi hanno fatto diventare quello che oggi sono – ha detto in un’intervista diffusa dal Napoli sui propri canali social – L’ambiente che si creava già arrivando allo stadio nel pullman, la gente che veniva allo stadio, ti metteva la pelle d’oca. Non vedevi l’ora di scendere in campo». A Napoli lo aspettano per festeggiare il quarto scudetto. E’ atteso in Italia a fine maggio, a prescindere dall’esito del campionato, per partecipare con le Napoli Legends – il team composto da ex azzurri – a un evento di beneficenza a Frosinone. Fonte: Il Mattino


