Stadio Maradona-Il dossier del Comune inviato alla Società.A giorni il vertice Manfredi-De Laurentiis. Ben 8mila posti nuovi

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È un «masterplan per la riqualificazione del Maradona con recupero del terzo anello» lo studio che da qualche ora è sulla scrivania del sindaco Gaetano Manfredi e di certo anche su quella del Presidente della Ssc Napoli Aurelio De Laurentiis. «Un grande lavoro» così lo ha definito il sindaco lo studio che si è caricato l’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza. Che con puntiglio su facebook ha pubblicato la copertina e precisato che lo ha consegnato alle 10,36 di ieri al primo cittadino. Ha mantenuto la promessa Cosenza: entro il 30 aprile il lavoro è stato chiuso. E cosa succede ora? Intanto la novità è che si tratta di un masterplan con dentro un approfondimento sul terzo anello che, stando a quello che trapela, è rifunzionalizzabile, cioè si può riaprire al pubblico con lavori mirati. Ma procediamo con ordine.

 

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La sostanza è che Manfredi ha consegnato al Patron della società azzurra una proposta, a livello ingegneristico, complessiva. Vale a dire un concept, un prototipo di progetto, che contiene tre opzioni sostenute da uno studio scientifico: quello che si può fare, cosa non si può fare e come tecnicamente fare eventuali lavori per migliorare l’impianto di Fuorigrotta. In questi due mesi – tanto è durato il lavoro di Cosenza – sindaco e Presidente si sono sentiti molte volte. Un lavoro che si può da questo punto di vista condiviso. E prima dell’annuncio su cosa contiene il masterplan Manfredi ha fatto sapere che «ci sarà un altro incontro con il Presidente» che avverrà con ogni probabilità la prossima settimana. Quando De Laurentiis tornerà in città. Una mossa non solo diplomatica ma indicativa di rapporti distesi tra le parti. E non significa che ci sarà automaticamente un accordo. Certo è che i prossimi 10 giorni saranno decisivi per capire se ci sarà una intesa da tradurre poi in un progetto che dovrà la Ssc Napoli. Il masterplan ha dei punti fermi che seguono le linea guida della legge sugli stadi. Cioè poter investire in infrastrutture commerciali dentro e fuori il Maradona. Il dover far funzionare l’impianto sette giorni su sette, le modalità con le quale chiedere finanziamenti agevolati anche al Credito sportivo, la possibilità di beneficiare di sgravi fiscali che a Napoli sono più vantaggiosi che altrove in quanto è una Zes – Zona economica speciale dove il regime di tassazione è più basso rispetto ad altre aree del Paese. Ma il masterplan contiene anche una mappa degli spazi su alcune chicche che piacciono al Patron: cioè dove è possibile fare gli skybox tecnicamente si tratta di «aree riservate e di lusso per gli spettatori, utilizzata per accogliere ospiti importanti» e danarosi. Si tratta di ambienti parzialmente chiusi «uniti di una serie di servizi come le poltroncine, un servizio di ristorazione dedicato» nella sostanza l’offerta di una esperienza esclusiva» per chi se lo può permettere. A quanto trapela a De Laurentiis piacerebbe installarli molto vicini al terreno di gioco. Al Meazza di Milano, giusto per avere un metro di paragone, ogni singolo posto negli skybox costano dai 500 ai 900 euro.

 

 

Lo studio sul terzo anello prende le mosse il 10 febbraio quando a cena sindaco e presidente “rompono” paradossalmente le trattative sul Maradona. Durante quel colloquio però il sindaco disse al patron di essere pronto ad aiutarlo anche sul progetto portando idee su come risolvere il rebus principale. Ovvero come evitare che i lavori in costanza delle partite di calcio danneggiassero le casse della Società. Quel giorno Manfredi e Cosenza si giocarono la carta del terzo anello. Che se aperto consentirebbe di riequilibrare la vendita dei biglietti. E nacque anche l’idea del masterplan come i lettori de Il Mattino ben sanno perché l’indiscrezione fu pubblicata sull’edizione del 23 febbraio. Con il terzo anello aperto – si tratta di almeno 8000 posti – si dovrà mettere mano anche alla copertura.

Da sistemare o eventualmente sostituire. Nel vertice che si terrà tra Manfredi e De Laurentiis – nel caso il patron dicesse sì alla proposta del Comune- si inizierà a parlare anche di soldi, ovvero la quantificazione della spesa per il restyling. Argomento che prende piede anche tra i Consiglieri comunali, Nino Simeone dello Psdi è fiducioso: «Sono scesi in campo due fuoriclasse dell’ingegneria come Manfredi e Cosenza il Comune c’è». Gennaro Acampora capogruppo del Pd è sulla stessa linea: «Abbiamo mantenuto la promessa lo studio sul Maradona c’è, ora aspettiamo la mossa di De Laurentiis».

 

Fonte:Il Mattino

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