Il sogno vuol dire un altro “centino” da investire per la fase 2…
Estratto da Il Mattino – D’accordo il prestigio, il blasone, la gioia della rivalsa contro le «solite note» e l’orgoglio di poter rivendicare il ruolo di leader del campionato da parte del Napoli, sognando di sventolare il titolo in barba ai tanti scettici dopo la disastrosa scorsa stagione. Tutto questo significa tanto, tantissimo, sul piano prettamente sportivo. Ma il tricolore vale anche una montagna di milioni per chiunque se lo cuce sul petto. Scudetto fa rima con tesoretto, insomma. Chi si laurea campione d’Italia, infatti, incassa circa 23 milioni sull’unghia (euro più euro meno) dalla Lega Serie A come quota di diritti televisivi garantita a chi chiude al primo posto in serie A. Per non parlare poi dei benefici a lungo termine sul brand, sulla capacità di attrarre sponsor e sul potere contrattuale…E su questo De Laurentiis non è secondo a nessuno…L’anno scorso l’Inter ha generato introiti stimati di circa 100 milioni di euro complessivi. Oltre all’assegno per il titolo vanno considerati anche gli introiti per le qualificazioni alla prossima Super Champions, la Final four della Supercoppa Italiana. Il cassiere del Napoli insomma può tornare a sfregarsi le mani. E poi il mercato. Dopo la vendita di Kvaratskhelia, la vendita di Victor Osimhen sarebbe un toccasana per le casse del Napoli con soldi cash da poter magari reinvestire. Basterà che una squadra (estera) interessata al centravanti nigeriano paghi la clausola rescissoria per far quadrare subito i conti. Sulle trace di Osi in Italia c’è la Juve, ma sarebbe costretta a trattare direttamente con il Napoli perché in A non è previsto il by pass della clausola rescissoria. In ogni caso il patron della Filmauro è comunque pronto a mettere sul piatto della bilancia anche soldi di tasca propria (circa 200 milioni il budget per il prossimo mercato) pur di accontentare Conte e varare la fase 2 della ricostruzione.

