Inutile nascondersi: è Conte il valore aggiunto

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E’ Conte il valore aggiunto. Ne è convinto Stefano Agresti nel suo editoriale su La Gazzetta dello Sport. E non uin valore aggiunto qualsiasi, ma straordinario. Si legge: “Come l’Inter è andata in crisi nel momento della verità, il Napoli è tornato a un rendimento elevato proprio adesso benché abbia dovuto confrontarsi a sua volta con infortuni importanti. È vero, ha giocato molte partite in meno rispetto ai nerazzurri (37 a 52), ma ha anche un organico più povero, soprattutto nelle seconde linee. Conte ha rappresentato pure stavolta – come spesso gli è capitato in carriera – uno straordinario valore aggiunto: nessuno è più abile di Antonio a ottenere il massimo da un gruppo, a portarlo al limite delle proprie possibilità e anche oltre. Magari dopo poche stagioni ha spremuto a tal punto i calciatori e i dirigenti da rendere inevitabile l’addio – non a caso il suo rapporto più lungo con un club sono i tre anni alla Juve – ma in quel periodo ottiene risultati superiori. Quest’anno, per esempio, vola in testa al campionato potendo sì contare su un McTominay fenomenale, ma avendo dovuto fare ricorso spesso a Juan Jesus, Mazzocchi, Ngonge: chissà se avrebbero trovato uno strapuntino per sedersi nella panchina dell’Inter.” 

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