BUON COMPLEANNO Montefusco, una vita segnata d’azzurro
Uno dei personaggi che ha legato la sua vita al Napoli è stato sicuramente Vincenzo Montefusco, che oggi compie ottant’anni, vita che Il Mattino racconta: “Cuore azzurro. Senza retorica. «Era il ‘64 quando arrivai nella grande Inter, quella che vinceva tutto. Avrei giocato con Picchi e Suarez, due miti, però il nerazzurro Zaglio rifiutò il passaggio al Napoli e io tornai felice nella mia città e nella mia squadra». Vincenzo Montefusco compie sabato 80 anni. E la sua vita è segnata d’azzurro, più delle 214 partite (con 13 gol) da centrocampista. È stato allenatore in tre tormentati finali di stagione. Tre anni di fila (1997, 1998 e 1999), sostituendo nell’ordine Simoni, Galeone e Ulivieri. Fece la finale di Coppa Italia persa contro il Vicenza («Ma prima salvai la squadra dalla retrocessione, peccato che pochi lo ricordino»), accompagnò la squadra verso la serie B (l’amico fraterno Antonio Juliano, diventato dg del club, gli chiese questo sacrificio) e rimpiazzò Ulivieri al termine di un anno deludente. Mai si è tirato indietro, Vincenzo, napoletano di piazza Nazionale, entrato a 14 anni nel vivaio azzurro dopo essere stato scelto dal maestro Giovanni Lambiase.
Carriera da allenatore iniziata al San Paolo, però con i dilettanti del Nuovo Posillipo, che mirava a diventare il secondo club cittadino. L’Italia attraversata da Lugo di Romagna a Campobasso (tante tappe in regione: Paganese, Casertana, Campania, Juve Stabia, Nocerina e Casertana), con una parentesi a Empoli in cui lanciò il sedicenne Vincenzo Montella. Le ultime apparizioni in panchina a Napoli. Prima di quei tre finali di stagione, le soddisfazioni con la Primavera. Vinse la Coppa Italia di categoria nel 1997 battendo l’Atalanta di Prandelli, futuro ct della Nazionale. Ha fortemente creduto nel vivaio, nelle immense risorse del territorio campano, e collaborò per un breve periodo con il Napoli di De Laurentiis, su richiesta del dg Marino. Ma lasciò perché aveva capito che il settore giovanile non era tra le priorità del club che dopo vent’anni infatti sta cercando ancora un centro sportivo. Allenatore è diventato suo figlio Tiziano.
Al grande azzurro vanno gli auguri di tutta la redazione de ilnapolionline.com
