Doppio ex Luciano Castellini, simbolo della sfida tra azzurri e granata
Il Giaguaro vinse lo scudetto coi granata e chiuse la carriera in azzurro con Maradona. E allenò l'Inter.
E’ il simbolo di questa sfida. Luciano Castellini è stato il portiere dello scudetto del Torino nel 1976 e ha chiuso la carriera a Napoli, al fianco di Diego Armando Maradona, al suo primo campionato in azzurro. Settantanove anni, il Giaguaro si è ritirato dal calcio dopo una carriera intensa anche da preparatore dei portieri, con una parentesi da primo allenatore sulla panchina dell’Inter in periodi non facili per il club nerazzurro.
Il legame con Napoli è rimasto fortissimo. Non si possono dimenticare gli anni in cui c’era uno spogliatoio composto da grandi personalità, anche in stagioni difficili, con la retrocessione sfiorata più volte, prima dell’acquisto di Maradona.
Castellini è stato uno dei tre calciatori italiani a giocare oltre 200 partite con due club differenti, Toro (201) e Napoli (202) appunto. Gli altri sono stati Giancarlo De Sisti e Ciro Ferrara, che era entrato nel gruppo della squadra azzurra nel 1984, proprio nell’ultimo anno del Giaguaro tra i pali. Poi, il grande rivale e amico di Dino Zoff diventò il preparatore di Claudio Garella.
Lasciò nel 1988, dopo la rivolta di maggio dello spogliatoio contro l’allenatore Ottavio Bianchi, seguendo un percorso professionale importante, prima all’Inter e poi in Nazionale, costruendo i giovani portieri. A Napoli aveva lavorato sul talento di Pino Taglialatela, che poi sarebbe diventato titolare e capitano della squadra.
Fonte: Il Mattino


