Napoli, il muro azzurro spicca in Europa
Per il Napoli la miglior difesa è la difesa.
Blindata a due mandate, forse addirittura tre. È da lì che parte la grande rincorsa degli azzurri targata Antonio Conte. Dal suo arrivo ha iniziato a lavorare sulla mentalità della squadra e sulla necessità di chiudere la porta per poter vincere anche di “corto muso”.
E il lavoro di Conte sta dando i suoi frutti, come mostrano i numeri. Ha subito, come si legge su Il Mattino, appena 25 reti in 32 partite, diventando cosi la migliore difesa tra i top 5 campionati europei. D’altra parte solo l’Athletic Bilbao in Spagna era sulla stessa lunghezza d’onda degli azzurri, ma nell’ultimo turno di campionato ha subito un gol dal Real Madrid (in pieno recupero) lasciando al Napoli il primo posto solitario in questa speciale classifica.
Ma il lavoro di Conte è andato fin da subito nella direzione della solidità difensiva, che era stato proprio uno dei grandi punti deboli della stagione flop del post scudetto.
In primis è stato fondamentale l’arrivo in azzurro di Alessandro Buongiorno che con la sua fisicità è diventato prezioso nel restituire le giuste certezze al reparto. Con Buongiorno, infatti, anche il rendimento del resto dei difensori è schizzato alle stelle. A partire da quello di Amir Rrahmani.
Ma non è tutto. Conte ha saputo aspettare e dare spazio anche alle seconde linee. Perché proprio Buongiorno è stato costretto a rimanere ai box per 8 giornate a causa di problemi fisici. E allora Conte ha dovuto affidare la sua difesa a Juan Jesus prima e Rafa Marin poi che dal canto loro hanno dimostrato grande affidabilità.
