L’equilibro di Conte ha fatto la differenza, ha spaccato in due la cima del monte classifica

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L’equilibro, dicevamo, ha fatto la differenza e ha concesso a Conte di spaccare in due la cima del monte classifica: a condividere il primo posto sono l’Inter, la squadra che segna di più, e il Napoli, quella che subisce meno. In tutta l’Europa calcistica che conta, e dunque in giro tra Premier, Liga, Bundesliga e Ligue 1, nessuno ha subito quanto o meno del Napoli. Nessuna capolista può vantare il dato dei 25 gol incassati: dal Psg campione di Francia (27) al Bayern (29), passando per Liverpool (31), Barça (32) e ovviamente Inter (32). E sia chiaro, tutte hanno segnato molto più dei 52 gol del Napoli: 88 reti il Barça; 87 il Bayern; 82 il Psg; 75 il Liverpool; 72 l’Inter. L’altro aspetto davvero straordinario della squadra di Conte è la magnifica capacità di reazione: a Monza mancavano Juan Jesus (stagione finita), Neres e Buongiorno, e con il totem Rrahmani ha debuttato dal primo minuto Rafa Marin dopo aver giocato appena 23 minuti in otto mesi. Con l’Empoli mancavano Di Lorenzo, Buongiorno e Anguissa. Meret e Buongiorno contro il Bologna e così via fino alla trasferta di Bergamo con l’Atalanta datata 18 gennaio: è stata l’ultima volta in cui Conte ha potuto contare sulla rosa al completo. La chiamano resilienza. Fonte: CdS

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