Il Mattino – Napoli e Inter, in caso di spareggio, Milano non sarebbe la sede adatta

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Il Napoli e l’Inter sono in testa alla classifica, dopo le ultime gare, e in caso di arrivo alla fine di campionato con lo stesso punteggio ci sarebbe lo spareggio. Ne parla Il Mattino: “Era stato introdotto nell’estate del 2022, ma fin qui non è mai realmente entrato nella testa dei tifosi. Stavolta, invece, lo spareggio scudetto assume i contorni della realtà. In caso di arrivo a pari punti all’ultima di campionato, infatti, Napoli e Inter si giocherebbero tutto in una sfida secca. Dove? «In casa della società meglio classificata secondo i criteri della classifica avulsa» recita il regolamento modificato un anno più tardi. Quindi in casa dei nerazzurri, in teoria. Eppure San Siro sembra quasi già da escludere a priori.

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Nello stesso regolamento, infatti, è prevista una deroga su cui il Viminale – al netto delle priorità odierne – sta già lavorando. La gara può disputarsi «nella sede della finale di Coppa Italia nel caso in cui sussistano divieti delle Autorità preposte all’ordine pubblico» recita lo stesso regolamento previsto per lo spareggio. Divieti che a Milano, con Inter e Napoli protagoniste, non mancherebbero. Nell’ultimo decennio, infatti, i tifosi napoletani residenti in Campania non hanno praticamente mai potuto vivere la trasferta. Da qui la possibilità di virare altrove. E dove? Roma e l’Olimpico sono l’opzione più logica, ma tra le opzioni di chi deciderà c’è anche il San Nicola di Bari come possibile destinazione. Più complicato, invece, pensare a uno stadio come quello di Reggio Emilia: troppo piccola la struttura per poter ospitare un match che si preannuncerebbe carico di tensione e soprattutto di tifosi per vivere una serata storica, in un senso o nell’altro. L’ultima volta di una Serie A assegnata tramite spareggio, infatti, nel 1964: in campo c’erano Bologna e Inter – come domenica – e i nerazzurri uscirono senza titolo, sconfitti 2-0 dai gol di Fogli e Nielsen.Un altro calcio.
Anche la finalissima di 61 anni fa fu disputata a Roma. L’eventuale finalissima di questa volta, come stabilito, «…si svilupperà nell’arco dei 90 minuti regolamentari, senza tempi supplementari: in caso di parità ci saranno i calci di rigore». Come se mancasse il batticuore. Più complicato, a oggi, è invece ipotizzare una data: con il campionato che finirà nel weekend del 25 maggio, tutto dipenderebbe da una eventuale partecipazione dell’Inter alla finale di Champions League, in programma il 31 di quel mese.
Una settimana di certo delicata per la squadra di Simone Inzaghi che affronterà il Barcellona in semifinale e che poi a giugno dovrà anche pensare al Mondiale per Club, competizione all’esordio e in programma negli Stati Uniti per un mese dal 14 giugno al 13 luglio. Un ostacolo in più, come se il calendario non fosse ingolfato abbastanza, è il discorso nazionali: il programma, infatti, vede dal 2 al 10 giugno la finestra Fifa per le nazionali, con rilascio obbligatorio dei giocatori previsto per l’1 giugno”.
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