In fondo non c’è da sorprendersi se il Napoli ha agganciato l’Inter al primo posto a cinque giornate dalla fine del campionato. Perché è stato per 23 giornate su 33 davanti ai nerazzurri, dimostrando che con il lavoro si possono superare gap tecnici (presunti) ed economici (reali). Non è dunque un miracolo questo aggancio, né lo sarebbe il sorpasso. E certamente vi sarebbe più sapore a vincere così, spiazzando la concorrente diretta che – va ricordato – è una delle quattro semifinaliste di Champions League.
Piuttosto, c’è da riflettere sull’abisso di punti che separavano l’Inter campione d’Italia dal Napoli decimo alla fine del campionato 2023-2024: 41. E proprio a questo pesantissimo distacco aveva fatto riferimento Conte nello scorso giugno, quando venne presentato a Palazzo Reale da De Laurentiis. «Noi ripartiamo da questa differenza di punti e nessuno si faccia illusioni». Ha pagato la fatica sul campo e ancor prima l’opera della società sul mercato, perché in estate le spese avevano raggiunto i 151 milioni. E alcuni hanno dato spessore all’organico: Buongiorno, McTominay e Lukaku.
Fonte: Il Mattino
