Procida, gli incantevoli colori di una gemma ricca di storia!

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Pronti per la seconda gemma? Dopo la full immersion relativa ad Ischia, oggi vi parlerò dell’incantevole Procida. Ha una storia affascinante che si intreccia tra realtà e leggenda. Il suo nome potrebbe derivare dal greco “Prochetai” che significa “giace” e che farebbe riferimento alla forma dell’isola che sembra, veramente, sdraiata, giacente sul mare. Una delle leggende più affascinanti legate all’isola riguarda Enea, l’eroe Troiano e,  stando a questa tradizione, il nome Procida deriverebbe dalla nutrice di Enea, quella che lo accompagnò durante il suo viaggio dopo la caduta di Troia. Si narra che, giunti sull’isola, la donna morì e fu sepolta sul posto da Enea stesso. Questo avrebbe dato il nome all’isola, rendendola un luogo intriso di mito e memoria epica. Un’ altra leggenda locale racconta, invece, di San Michele Arcangelo, il patrono dell’isola che, durante un assedio da parte dei pirati Saraceni, apparve brandendo una spada di fuoco, scacciando i pirati con una pioggia di fulmini e proteggendo gli abitanti di Procida. E’  è da sempre un’isola intrisa di cultura e piena di particolari, meno glamour, più autentica, più vera, vulcanica, densamente popolata e dalle belle coste frastagliate. E’ famosa per i suoi colori vivaci e il fascino secolare. E’ caratterizzata da case dai toni pastello, che si riflettono nelle acque cristalline, creando un paesaggio da cartolina. Marina di Corricella, il borgo dei pescatori più antico, è un esempio perfetto di questa bellezza, con le sue casette colorate e l’atmosfera tranquilla. L’isola è stata scenario anche di molti film, tra questi ricordiamo “Il Postino” del grande attore partenopeo Massimo Troisi, scomparso poco dopo l’uscita nelle sale della pellicola. Procida è stata nominata capitale italiana della cultura nel 2022 per diversi motivi. La giuria ha sottolineato la straordinaria bellezza paesaggistica e patrimoniale dell’isola, celebrata anche in un libro molto bello “L’Isola di Arturo”, scritto da Elsa Morante e vincitore del prestigioso Premio Strega. L’essere stata capitale della cultura è stato anche un segnale di ripresa, sociale, culturale ed economico, dopo il difficile periodo della pandemia. Se siete curiosi, almeno un po’, visti i prossimi “ponti” di fine aprile ed inizio maggio, cerchiate il suo nome sull’agenda…Non potete non visitare quest’altra gemma preziosa del Golfo di Partenope!

Factory della Comunicazione

Ludovica Raja

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