IL DATO – Il Napoli di Neres è durato nove partite
Uno degli elementi su cui punterà Conte per questo finale di campionato è sicuramente David Neres. Il Corriere dello Sport scrive: “La notte di Udine, 14 dicembre 2024, è quasi passata alla storia come quella del destino: Kvara s’era infortunato contro la Lazio e così, per la seconda volta in stagione, Conte lanciò Neres nel tridente dal primo minuto. L’inizio di un’era e risultati eccellenti. E poi ancora con Genoa, Fiorentina, Atalanta, Juve: sette vittorie consecutive per il Napoli, la prova di forza al Gewiss con la Dea, la nuova scalata in cima alla classifica, il rispetto e il timore di incontrare una corazzata ritrovata. Un neo? Pochi gol (appena 2) a fronte di un buon numero di assist (4 più un autogol provocato a Udine). Il dato saliente? Mentre Neres saltava uomini come birilli e trascinava la squadra, Kvaratskhelia salutava tutti: prima in silenzio, guardando in borghese le partite dei suoi futuri ex compagni mentre il club definiva l’affare con il Psg, e poi ufficialmente in volo su Parigi. Sembrava tutto rose, fiori e sogni di gloria. E in effetti lo era, lo è stato fino a quando Neres non s’è infortunato contro l’Udinese al Maradona, chiudendo il cerchio imperfetto aperto a Udine. Nove partite: tanto è durato il Napoli di Neres. E poi, arrivederci a tutti: fuori dal 15 febbraio al 16 marzo con tre pareggi contro Lazio, Inter e Venezia; una sconfitta con il Como; una vittoria con la Fiorentina”.
