Gazzetta – Esattamente cinquant’anni fa, Altafini, “Core ‘ngrato” regalò lo scudetto alla Juve
Oggi sono esattamente cinquant’anni dal gol che segnò Josè Altafini “Core ‘ngrato”, regalando lo scudetto alla Juventus, come racconta La Gazzetta dello Sport. “Cinquant’anni fa era il tempo di Core ‘Ngrato, altro che cuoricini. Questa è una storia che ne contiene tante altre e tutte rimandano a tradimenti, ferite da curare, livori da consumare e amori sfilati per un gol, che il modo ancora li offende, i tifosi. Quando nel calcio entra in gioco il cuore, allora la partita si snoda nel perimetro dei sentimenti, in quella mappa di passioni che non ha traguardi, ma viaggi da fare insieme, perché molte cose nella vita ci rapiscono, ma più di tutte il cuore. E allora questa, prima di ogni altra cosa, è una storia di cuori infranti che ancora oggi – a cinquant’anni di distanza – reclamano la loro verità.
Gli occhi di tutti, al Comunale, erano puntati su José Altafini, il centravanti della Juventus. Nel 1965 – sette anni prima – José era passato dal Milan, dove aveva conquistato fama di fuoriclasse e aveva vinto la Coppa dei Campioni del 1963 decidendo la finale di Wembley con il Benfica di Eusebio con una doppietta in contropiede, al Napoli per 280 milioni di lire. Aveva 27 anni e il trasferimento aveva fatto scandalo perché il centravanti si era fatto assistere da uno zio, Angelo Mascheroni, che aveva trattato l’ingaggio direttamente con i dirigenti partenopei. Con la maglia del Napoli Altafini aveva dunque giocato sette stagioni, segnando 71 gol in campionato, 16 nelle coppe europee e 11 in Coppa Italia; duettando negli anni felici con Sivori, Canè, Sormani e Hamrin. Alla veneranda età di 37 anni, Altafini aveva firmato per la Juventus. Il tecnico Parola gli preferiva i due giovani attaccanti, Anastasi e Bettega, supportati dalla guizzante ala “Flipper” Damiani, e lo utilizzava part-time, venendone ampiamente ripagato. Nel corso di quel campionato 1974-75, Altafini aveva già messo a referto due doppiette – contro Ascoli e Sampdoria – e aveva segnato anche un gol al San Paolo nell’incredibile partita del girone di andata che aveva visto la Juve travolgere – letteralmente – il malcapitato Napoli per 6-2.
