Conte, tra l’altro, è anche l’uomo che nel periodo considerato ha messo insieme più titoli: due scudetti, uno con la Juventus nel 2014 e uno con l’Inter nel 2021, e poi la Premier con il Chelsea nel 2017. Inzaghi ha vinto uno scudetto, l’ultimo, nel 2023. Gasperini è a zero. E qui si apre un altro capitolo: Gasp è reduce dalla straordinaria conquista dell’Europa League 2024 e ora è all’apice di un percorso con la Dea cominciato nel 2016 e articolato lungo nove anni di grande calcio, rivoluzioni, continui cambiamenti in rosa e soprattutto programmazione. L’Atalanta, con tutto il rispetto dovuto alla proprietà, non ha gli stessi mezzi dell’Inter – di Conte e Inzaghi -, della Juve, del Chelsea e del Napoli. Così come non li aveva la Lazio di Inzaghi (ma era in linea con il Napoli). E così come oggi non può averli il Napoli di Conte rispetto all’Inter e in termini di profondità di rosa anche rispetto alla Dea. Anzi è l’unica squadra ad essere partita da zero, dopo una rifondazione e una stagione disastrosa, e anche l’unica ad essere uscita addirittura indebolita dal mercato di gennaio. Eppure, il calcio è bello perché imprevedibile: a dieci giornate dalla fine sono tutte accreditate alla stessa maniera, fermo restando differenze di calendario che magari favoriscono un po’ il Napoli, ma l’Atalanta che ha demolito la Juve è capace di tutto e l’Inter che ha ribaltato il Monza è progettata per vincere. Un campionato da tripla: i pronostici sono già saltati, parola agli uomini.
Fonte: CdS
