Anguissa faticherà a spodestare il trio Gilmour-Lobotka-McTominay

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Il capolavoro di Antonio Conte è davanti agli occhi di tutti. Invoca il clima della finali, dice che ne «mancano dieci». Fosse per lui, giocherebbe ogni settimana un big match. Conte ha portato gli azzurri a lottare per lo scudetto come scalpellini pregiati che stanno edificando una cattedrale di bellezza.

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Forse per questo, nel giorno libero, come si legge su Il Mattino, dopo Scampia, ha scelto la Reggia di Caserta per portare aventi il suo tour degli splendori di Napoli e dei suoi unici dintorni.
Nonostante i suoi tour e un po’ di riposo, il “piano scudetto” continua e prevede di non dare più garanzie a nessuno. Con la difesa a 3, con il 4-2-4 o il 4-4-2, ha scoperto Gilmour che nell’adempimento di un nuovo ruolo (l’altro play) sta mostrando un grande entusiasmo. Il messaggio ai suoi è chiaro: la tattica non supererà mai la saggezza dei bambini che per formare le squadre al parco scelgono i più bravi. Ciò significa che, Raspadori non verrà mai escluso in questo momento e Anguissa faticherà a trovare il posto quando sarà al meglio perché il trio formato da Gilmour, Lobotka e McTominay garantisce variazioni nell’impostazione.
Il Napoli che si gioca lo scudetto è una squadra solida, adulta e responsabile. Il suo merito? Quello di aver messo da parte la squadra che un anno fa non era altro che una ciurma di calciatori scollegati che abbassava la testa sul pallone.
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