La Gazzetta fa l’analisi di tutti gli azzurri, il parere

Senza lavoro, ma quando Gud centra la porta lo fa a modo suo, velenoso, e il portiere non sembra colpevole.

Un tempo esemplare, esterno, centrale, con tagli, traversa, il secondo in sofferenza ma c’è sempre.

Le statistiche dicono che vince tanti confronti, ma ogni tanto si fa sfuggire Kean o si fa anticipare. Sufficiente ma non al top.

Kean è solo davanti, ma a un certo punto mette la quarta e diventa un problema. Spende un giallo, non lo contrasta bene sull’assist a Gud.

Solito doppio lavoro: anche se non è 3-5-2, non si limita a fare il trequartista ma dà una mano a Di Lorenzo. Un tiro parato.

Più che secondo play, aiuta Lobotka a gestire il possesso e si oppone a Fagioli. Il primo tempo è suo, la ripresa del rivale.

Gira Lobotka, gira il Napoli nel primo tempo. Si abbassa Lobotka nella ripresa, il possesso passa da 60 a 36%, e il Napoli subisce.

Nel primo tempo è in assoluto il migliore: il gol nasce dal suo tiro, il Napoli cambia pelle con i suoi movimenti. Ripresa giù.

Il bello di Spina è che rinasce sempre. Spinta, tagli, una grande occasione: crea e torna poi a difendere

Il gol sarà un minimo casuale, ma lui era lì e segna dopo oltre un mese. L’assist a Raspadori è da applausi, come la partecipazione al gioco.

Bel gol con l’aiuto di Pongracic, belli i movimenti a liberarsi dei difensori. Altre tre occasioni: De Gea para, lui non è letale.

Sostituzione tattica nel finale per Politano: va a sinistra, con Spinazzola a destra. Conte si chiude in un bunker a cinque.

McTominay è stremato. Doveva entrare per Raspadori, obbliga Conte a un intervento in corsa. Deviata la sua punizione.

Dentro per Raspadori nel recupero, ha l’attenuante di essere freddo, ma il contropiede del 3-1 sprecato grida vendetta.