RIVIVI LIVE – Conte in conferenza: “I ragazzi lo sanno: non c’è il posto fisso, gioca chi merita. Le ambizioni non cambiano, non si passa dal paradiso all’inferno”

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Sui cambiamenti tattici a centrocampo:

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“Quando cambi qualcosa lo fai per due motivi: o perché non sei convinto, o per necessità. Io antepongo sempre la necessità della squadra a quella che può essere la mia idea, soprattutto quando sei all’inizio di un percorso e ti ritrovi tante cose che non hai creato tu e te le devi prendere. Con la pazienza bisogna poi modellare e costruire. Le partite vanno sempre giudicate nella loro globalità non solo in base ai goal, quelle sono chiacchere da bar

 

Sul Napoli:

“Questo Napoli ha tante conoscenze. Abbiamo fatto della necessità una virtù, abbiamo dovuto ampliare le nostre conoscenze, anche tattiche. Ci possono dare la possibilità di sopperire a momenti di difficoltà. A me fa sorridere quando vi vedo stilare i sistemi di gioco, perché tutto è opinabile, poi nel calcio di oggi non c’è un sistema di gioco. Si trovano tante cose diverse rispetto a prima. Questo Napoli è migliorato tanto da un punto di vista di conoscenze tattiche, la necessità poi è diventata virtù e sono molto contento”

 

Sulla Fiorentina: 

Mi aspetto una Fiorentina forte che ha fatto anche un ottimo mercato a gennaio, è una squadra forte. Ha battuto l’Inter 3-0. Darà del filo da torcere, noi dobbiamo essere pronti sapendo che passeggiate di salute non ce ne saranno, cercando di mettere in campo tutto quello che abbiamo e valorizzare quello che abbiamo”

 

Sul suo stato d’animo:

“C’è sicuramente tensione, siamo a 24h prima della partita non potete pretendere un allenatore che ride e scherza. Questo è il mio modo di essere”

 

Sulle condizioni di McTominay e su Gilmour:

Scott ha avuto un sovraccarico e si allenato di meno, ma abbiamo ancora 24 ore per decidere. Gilmour ha fatto una grandissima partita contro l’Inter. Con i ragazzi sono stato chiaro: non c’è il posto fisso, chi merita gioca. Chi sta fuori cercherà di farmi cambiare idea”

 

Sulle statistiche goal:

“Quando parlo di costruire le squadre e vi dico che non si possono inventare dall’oggi al domani strutture vincenti, devi fare degli step. Si parla di una squadra che non fa tanti gol, poi vai a vedere un po’ le statistiche della rosa e non trovi tanti giocatori con un curriculum da tanti gol. Per cui non ce li possiamo inventare, possiamo lavorarci sopra per cercare di aumentare i gol di un singolo giocatore. Ma se ne fa 1 o 2 non può pensare di arrivare a 10, se già ne fa 4 è un grande step. L’Inter ha fatto 19 gol su calcio da fermo e questo significa tanti punti e vuol dire che hai giocatori bravi a calciare e calciatori strutturati che vanno a colpire la palla e fanno gol. Quando si creano strutture vincenti piano piano si inseriscono questi ingredienti”

 

Sui tifosi:

L’unica cosa che sento dire dall’inizio dell’anno è ‘Grazie’. Per me questa è la cosa più importante. Cosi capisco che il nostro lavoro è apprezzato dal popolo napoletano. Trasferire la passione e l’entusiasmo che ci stiamo mettendo è la cosa più importante. Noi ad ogni partita usciamo con la maglietta sudata e il nostro lavoro è apprezzato”.

 

Sulla città:

“Nelle mie esperienze ho sempre cercato di vivere la città, perché lo ritengo fondamentale. Anche per me stesso, non sono il tipico allenatore che quando finisce l’allenamento va a casa. A casa posso solo continuare a lavorare. Abbiamo bisogno di calarci nella realtà dove lavoriamo, perché aiuta nel socializzare e nel capire alcune dinamiche dell’ambiente e che si riversano in campo lavorativo. A me piace poi, ho la possibilità di stare in una città che offre veramente tanto, cerco con la famiglia di sfruttare questa occasione. Stare a contatto con il popolo napoletano ti fa capire tante cose, tante sfaccettature che stando rinchiuso non percepirei mai

 

Sulle mancate vittorie:

“L’obiettivo del Napoli è rendere orgogliosi i tifosi. Alla fine contro l’Inter abbiamo pareggiato, non abbiamo vinto. Per chi pensa alla vittoria, anche il pareggio è una mezza delusione. Anche se ottenuto contro l’Inter, anche se è un pareggio dove meritavamo di più. Il pareggio nella mia forma mentis è una mezza sconfitta. Noi dobbiamo cercare ogni partita di ottenere i tre punti. Poi spesso, quest’anno ci siamo riusciti, altre volte abbiamo fatto più fatica come nell’ultimo mese. Fa parte del percorso di un campionato. Dobbiamo in alcuni momenti essere bravi a stringere i denti e continuare il nostro percorso”

 

Sull’entusiasmo e le ambizioni:

“L’ambizione deve essere sempre figlia del lavoro e noi siamo ambiziosi perché lavoriamo tanto.  Aver fatto un’ottima partita contro l’Inter che in questo momento è la squadra da battere ci ha fatto piacere. Se andiamo a confrontare le due partite sono state totalmente diverse. Sicuramente ci deve dar forza, però se andiamo a vedere la settimana prima ci indeboliamo mentalmente. Non è che in base alle partite alzi o abbassi l’entusiasmo, non ci sono situazioni che prima ti portano in paradiso e poi all’inferno

 

Cos’è cambiato in questa settimana dopo quella frase ‘Se vogliamo, possiamo’:

“Niente. Non so cosa sarebbe dovuto cambiare. Abbiamo continuato ad allenarci con la stessa intensità, le parole se le porta via il vento, servono i fatti.”

 

 

Lo scontro diretto con l’Inter è ormai archiviato, ora la priorità sarà continuare ad avere un buon ritmo e ottenere risultati utili al fine dei propri obiettivi. Alla vigilia del match contro la Fiorentina di Palladino la parola torna a mister Antonio Conte. Il tecnico azzurro parlerà in conferenza stampa dal centro sportivo di Castel Volturno quest’oggi alle 13:30.

Ilnapolionline vi terrà aggiornati in tempo reale sulle dichiarazioni del mister.

 

 

 

 

 

A cura di Simona Marra

 

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