Dalla modifica del decreto dignità al prelievo sul betting. Poi sgravi diritti tv e agenti: c’è il piano calcio
strumento per contrastare ludopatia e gioco illegale. Attualmente, però, si stima che il volume d’affari complessivo di questo “settore-ombra” ammonti a 25 miliardi di euro, più del doppio del pre-pandemia. L’erario perde ogni anno miliardi. A sfruttare il sistema parallelo a quello dei bookmaker autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, tra l’altro, è in genere la criminalità organizzata, che così ricicla importanti somme di denaro. Sempre sulle scommesse, viene prevista la destinazione dell’1% dei proventi del betting per l’istituzione di un fondo per i nuovi stadi, per il calcio femminile e per i giovani, oltre a finanziare progetti sociali di contrasto alle devianze. La Figc chiedeva da anni questi provvedimenti. «Ripristinare la pubblicità determina un discrimine tra gioco legale e illegale», il pensiero di Abodi. Che poi ha risposto alle critiche piovutegli addosso soprattutto da Pd e 5 stelle: «Mi indigna sentirmi dire che sono asservito a logiche di interessi terzi, perché a me interessa solo il bene comune».
