Obiettivo scudetto – L’esperienza: per l’Inter due scudetti con un gruppo maturo. Il fattore Conte per gli azzurri: lo specialista
Due scudetti negli ultimi 4 anni, più un secondo e un terzo posto, con l’aggiunta di una finale di Champions. Insomma, l’Inter è abituata a stare lassù e alla pressione che ne consegue. Alla truppa di Inzaghi l’esperienza per sopportare una corsa al vertice non manca. Del resto il gruppo nerazzurro è anche più maturo. Se il testa a testa dovesse durare fino alla fine, il clima diventerà incandescente e riuscire a sopportarlo sarà fondamentale. Il triplo fronte, peraltro, l’Inter lo ha già sperimentato nel 2023: il sogno tricolore era già sfumato, ma c’era comunque un posto Champions da conquistare: nella bagarre Lautaro e soci si presero la terza piazza in campionato, arrivarono in fondo in Champions e sollevarono la Coppa Italia. Stavolta c’è in palio parecchio di più.
I reduci dello scudetto 2023 sono dieci: Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera, Anguissa, Lobotka, Politano, Raspadori, Simeone. Mancano Osimhen e Kvaratskhelia, Elmas e Kim, Lozano e Zielinski (ora all’Inter). Nel gruppo, però, sono entrati McTominay e Gilmour, nerbo e personalità da Premier, nazionali scozzesi che la pressione hanno dimostrato di saperla gestirla a occhi chiusi. Come Billing. E ancora: Lukaku ha un curriculum infinito tra Premier, Serie A e il Belgio. Buongiorno è stato forgiato nel fuoco del Toro e s’è visto anche contro l’Inter. Neres ha frequentato la Seleçao e una super generazione di Ajax, con tanto di semifinale Champions. L’esperienza del gruppo, magari, sarà meno intensa di quello interista, ma il Napoli ha il fattore C. Conte Antonio: è in panchina dal 2006, dieci anni prima di Simone, e ha conquistato quattro scudetti (contro uno) e una Premier. Potrebbe bastare. Fonte: CdS

