CdS – Il commento di Pasquale Salvione: “Ora viene il bello”

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“Il campionato non è finito. Lo tiene aperto un gigante danese arrivato in Italia da poco più di un mese. Philip Billing ha regalato un pareggio d’oro al Napoli e lo ha fatto restare aggrappato alla lotta scudetto. L’Inter si è illusa con il capolavoro balistico di Dimarco, una meravigliosa traiettoria di sinistro che si è infilata nella stessa porta dove Maradona segnò una punizione simile nello scontro tricolore con il Milan il 1° maggio 1988. Ma i nerazzurri hanno fatto veramente troppo poco per vincere la partita decisiva della stagione. Ha giocato meglio il Napoli, nel secondo tempo ha dominato e ha praticamente fatto sparire dal campo gli avversari. Alla fine il pareggio sta molto più stretto a Conte, ai punti avrebbe meritato sicuramente di più rispetto a Inzaghi. La classifica resta così invariata, Lautaro e compagni non riescono ad andare in fuga e fanno pesare di meno anche a Gasperini la frenata dell’Atalanta con il Venezia. Saranno undici partite ad alta intensità da qui a fine maggio, con le sorprese che sono dietro l’angolo.

 

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Inzaghi continua a guardare tutti dall’alto, ma ora dovrà fare i conti con un calendario che diventa veramente impegnativo. L’Inter, unica squadra italiana ancora in corsa su tre fronti, continuerà a giocare tre volte a settimana. Inizierà con il Feyenoord negli ottavi di Champions, in una competizione in cui ha la possibilità di fare un percorso da sogno, e continuerà in Coppa Italia con la doppia semifinale con il Milan. Un ritmo incessante anche per chi ha una maxi rosa per lottare su tre competizioni. Gli infortuni possono diventare un problema anche per lui. In campionato da qui alla fine dovrà affrontare ancora Atalanta, Bologna, Roma e Lazio.  
Il calendario può diventare invece l’arma in più di Conte e Gasperini, concentrati sulla lotta scudetto. C’è però un’enorme differenza: agli azzurri restano solo tre partite con alto coefficiente di difficoltà, quelle con Fiorentina, Milan e Bologna. L’Atalanta invece ora dovrà affrontare in fila Juve, Inter, Fiorentina, Lazio, Bologna e Milan. Di certo non una passeggiata. 
In carriera Conte ha avuto sempre grandi finali di stagione. Per la prima volta è rimasto cinque partite senza vincere da quando allena in Serie A, c’è da giurarci che farà di tutto per interrompere il digiuno. I segnali che ha avuto ieri sera dalla sua squadra sono incoraggianti. La voglia, la determinazione e la cattiveria che il Napoli ha messo in campo sono le migliori risposte in vista del rush finale. Una prestazione di carattere coronata con un altro punto recuperato da situazione di svantaggio (sono già 14 in questa stagione). Conte non molla, vuole restare aggrappato al vertice e far sognare i tifosi azzurri. L’appoggio che ha ricevuto ieri dal Maradona è stato determinante per acciuffare il pareggio. A dargli fiducia sono anche le prestazioni dei giocatori che finora hanno giocato meno. Ha convinto la scelta di Gilmour a centrocampo, il Napoli ha avuto più qualità nel palleggio e un netto dominio nel possesso palla. Determinante è stato Billing, ma per la prima volta è stato incoraggiante anche l’ingresso di Ngonge che nel finale ha avuto la palla della vittoria. E poi ci sono i rientri: ieri si è rivisto Olivera, fuori da tempo, in un paio di settimane dovrebbero tornare anche Neres e Anguissa. Il campionato non è finito. Da qui a maggio ne vedremo delle belle“.  Fonte: CdS
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