Un altro dei quattro motivi della crisi nel mese di febbraio: la condizione

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C’era una volta la squadra gagliarda e aggressiva capace di mettere sotto anche un avversario tostissimo come l’Atalanta di Gasperini. È finito il Napoli che rimonta ed è iniziato il Napoli che si fa rimontare. Nel mese di febbraio per tre volte in vantaggio, per tre volte si è fatto pareggiare, spesso nei finali di gara, quando l’impressione era quella di una squadra scarica e senza benzina nelle gambe. Il Napoli che a gennaio metteva sotto Fiorentina, Verona, Atalanta e Juventus, non è stato nemmeno lontano parente di quello che si è abbassato troppo all’Olimpico incassando il gol di Angelino in pieno recupero, così come nulla ha a che fare con la squadra totalmente inesistente ritornata in campo nella ripresa del Maradona contro l’Udinese.

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In quell’occasione gli azzurri non sono stati in grado di aggredire l’avversario per andare a prendersi una vittoria che avrebbe certamente ridato energie mentali a tutto l’ambiente. Stesso atteggiamento remissivo visto al Sinigallia contro il Como che aggiungendo un pizzico di qualità e sfrontatezza in più rispetto all’Udinese si è addirittura andato a prendere la vittoria nel finale di gara. Contro la Lazio, poi, la squadra si è abbassata troppo e negli ultimi minuti si è fatta schiacciare dai biancocelesti fino al momento del gol del pareggio di Dia.  Fonte: Il Mattino

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