Tarallo: “Non so cosa sia passato per la testa a Politano, Alex non era posizionato male”
Luciano Tarallo, ex preparatore portieri del Napoli, è intervenuto durante “Il processo del martedi“, format del giornalista Diego Marino. Di seguito le sue dichiarazioni:
Dopo l’autogoal di Como-Napoli le persone si sono divise su due fronti: chi ha dato la colpa a Meret e chi a Rrahmani. Chi ha sbagliato in quella situazione?
“Il fallo laterale è una palla inattiva, da qui si evidenzia come Politano avrebbe dovuto scaricare dietro a Di Lorenzo e lui di seguito a Meret. Il nostro cervello sceglie di vedere in base a ciò che sa. Noi che cosa conosciamo di tutto questo? Nulla. Noi non assistiamo agli allenamenti e Conte sicuramente preparerà anche i falli laterali. Alex in quel caso va in appoggio alla palla, che però non arriva perché Politano fa una cosa che non va fatta: mettere la palla al centro mandando di conseguenza in difficoltà Rrahmani. Qualcuno ha detto che Meret doveva stare al centro della porta e non c’è cosa più sbagliata. Alex in questo caso non era messo male, bastava che Rrahmani desse la palla dritto per dritto“.
L’errore quindi parte da Politano che doveva servire Di Lorenzo che avrebbe poi dovuto scaricare a sua volta su Meret, perché Politano ha fatto questa scelta?
“Non so cosa gli sia passato per la testa. Sicuramente questa è una cosa che non hanno provato in allenamento. Ad esempio quando io facevo parte dello staff di Sarri anche il fallo laterale veniva provato strategicamente con dei segnali”.
Uscendo dal fattore Meret e tornando al passato c’è una domanda che gira ancora oggi: Cavani o Higuain?
“Higuain tecnicamente era più forte. Cavani aveva e ha ancora una grande corsa e ho visto che è migliorato molto sui tiri a giro, ed era proprio su quello che noi ci allenavamo.
L’infortunio di Anguissa è il terzo infortunio al soleo, potrebbe essere che il problema sia il campo di Castel Volturno?
“Quando c’è un infortunio muscolare ci sono tanti fattori uno dei tanti sono le scarpe che oggi non sono quelle di una volta. Comunque non è solo un problema legato al terreno di gioco o al carico, dipende da tante cose“.
