Prima “era un bunker, inattaccabile, impossibile pure avvicinarsi, anzi una corazzata capace di tenere a distanza il nemico sino a non sentirne il rumore”. Scrive così della difesa del Napoli, La Gazzetta dello Sport. Adesso è più che evidente che si siano crepe, difficoltà, problemi. Ed è un peccato in vista di una sfida, quella del Maradona con l’Inter che, se non vale uno scudetto, può comunque indirizzare una stagione. Continua la rosa: “se fosse così semplice, uno schiocco di dita o una bacchetta magica, verrebbe immediato restituire al Napoli la solidità sfiorita, mentre adesso bisogna andarsi a leggere dentro, capire, ammettere dinnanzi allo specchio che per buttare via le rughe magari è necessario un ritocchino, forse pure nella testa, e ritrovare quella leggerezza smarrita. In fin dei conti, c’è stato un tempo, neanche troppo lontano, in cui l’arringa ha elevato al ruolo di capolista pure la legittima difesa e l’ha detto Conte: «Con questi uomini, vado alla guerra». Dove è prevista la trincea (si fa per dire…)”.
