La sfida tra la vecchia Lu-La, l’opinione di Aldo Serena
Dici Napoli-Inter e pensi subito a Lukaku e Lautaro. La sfida nella sfida della vecchia Lu-La ed il big match del Maradona sono giocati d’anticipo da Aldo Serena: uno che di bomber se ne intende. L’ex attaccante, voce ed opinionista di Sky, è stato tra i pochi calciatori ad avere vinto lo scudetto con tre maglie diverse (Juve, Milan ed Inter), conosce bene cosa passa nella testa di un attaccante in un momento del genere e ricorda ancora meglio la spinta del Maradona quando lo stadio si chiamava San Paolo ed il Dios era in campo.
I numeri dicono 9 gol a testa fino ad oggi. Ai punti, il bilancio a chi sorride?
«Con la partenza di Kvara, Big Rom è diventato il punto di riferimento offensivo di questo Napoli. Si è reso utile anche nelle combinazioni e sugli inserimenti di McTominay o di Anguissa: è sempre lui il vertice per le sponde, nell’allargare il gioco e creare spazi per gli incursori».
«Ho letto e visto le immagini. Sinceramente non saprei decifrare il labiale: ci saranno gli organi competenti a giudicare ed aspetto il loro responso. Dico però che Lautaro è un attaccante onesto ed era cosciente di averla fatta grossa. Mi riferisco alle due-tre occasioni fallite».
«Sono i più rappresentativi. Occhio però a Thuram che non è ancora al top, ma che tra 15 giorni può tornare utile a Inzaghi. Il Napoli dal canto suo non si può limitare a Lukaku: gli inserimenti di McTominay e Anguissa possono fare male».
«Dovessero vincere gli azzurri quello spazio, quel vantaggio, potrebbe anche cominciare ad essere gestito da Conte. Al contrario, invece tutto sarebbe ancora da giocare».
«Sotto il profilo esplosivo, fisico e del gioco del Napoli, Lukaku è indispensabile. Per l’Inter, Lautaro è un esempio potente. Big Rom non potrebbe fare il capitano, mentre il Toro ha più un controllo rispetto al belga che è più istintivo e travolgente».
«Io venivo a giocare a Napoli ai tempi di Maradona. L’ho fatto con il Toro, l’Inter e la Juve ed è stata sempre dura: ho quasi sempre perso. Meglio per l’Inter che non mi esprima».
