“Il Napoli non ha tutto questo stress, ha dei valori e delle certezze”
A “1 Football Club“, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Oscar Magoni, direttore sportivo del Renate ed ex calciatore, tra le tante, di Napoli, Bologna e Atalanta. Di seguito, un estratto dell’intervista:
Cosa sta succedendo al calcio italiano? L’anno scorso tante italiane sono andate avanti nelle competizioni europee, al punto da guadagnarsi un posto in più alla Champions League. Quest’anno, praticamente, le più accreditate sono già fuori da tutto.
“Semplicemente, quando si arriva in una condizione non ottimale a certi livelli, a certe partite da dentro o fuori, si rischia di fare bruttissime figure, di trovare avversari più organizzati e pronti, e questo è successo sia al Milan, che ha cambiato molto durante la campagna acquisti invernale, che all’Atalanta. La Dea ha avuto difficoltà, soprattutto ieri sera, a livello fisico, per via anche dei molti infortuni che hanno colpito la squadra bergamasca.”
Per gli azzurri di Antonio Conte tre pareggi di fila nelle ultime tre gare da situazioni di vantaggio: stanchezza fisica o mentale?
“Sinceramente non lo so. Non credo sia un problema mentale, perché il Napoli gioca una partita a settimana, dunque non ha tutto questo stress. Il Napoli ha una rosa sinceramente un po’ corta, dunque ha dovuto fare necessità virtù, adattandosi ai vari infortuni di giocatori chiave ed alla cessione di Kvaratskhelia. Comunque il Napoli in testa sta facendo un percorso importante, è normale che ci sia un momento di calo, ma i valori ci sono. Speriamo che si riprenda al più presto. Poi la Serie A è un campionato che riserva sempre sorprese.”
Quali insidie può nascondere questa trasferta agli uomini di Conte?
“In realtà, è una partita molto delicata. Il Como gioca bene, sviluppa molto gioco con giocatori di qualità, giovani che danno energia, e dunque sarà una partita molto delicata da affrontare al 100%, senza sottovalutare assolutamente nulla. Il Como è in salute, ha autostima e quindi sarà una sfida molto impegnativa.”
Quali sono gli uomini in più di Conte?
“La squadra è forte. I giocatori ci sono, è vero che possono avere anche una fase di leggero appannamento, come nel caso di Anguissa, ma sono giocatori talmente bravi che basta poco per tornare in grande spolvero. Il Napoli, dai valori e dalle certezze che ha, deve andare avanti.”
Se fosse Billing, al Napoli da un mese e mezzo senza aver giocato un minuto, cosa penserebbe?
“È molto difficile rispondere, perché il mister lo vede tutti i giorni. Mi verrebbe da dire che, se non lo fa giocare, è perché non lo reputa ancora pronto. È giusto che il calciatore stia paziente e lavori per guadagnarsi la possibilità di entrare in campo.”
Il Napoli può ancora giocarsi lo scudetto nonostante la rosa a gennaio sia stata indebolita?
“È vero che la cessione di Kvaratskhelia è stata importante, però è stata compensata dall’exploit di Neres. Il Napoli, secondo me, può ancora puntare allo scudetto. Prima di tutto perché è in testa alla classifica, secondo perché gioca molto meno delle altre squadre, e questa rosa ha ancora tutte le carte in regola per affrontare le prossime 13 partite con tranquillità.”
