E’ stato sufficiente farlo giocare nel suo ruolo, libero di muoversi e svariare su tutto il fronte d’attacco per vedere Jack Raspadori. «Penso che per le mie caratteristiche e il mio modo di stare in campo questo modulo mi permetta di esprimermi nel migliore dei modi. Abbiamo fatto un’ottima partita, dobbiamo essere consapevoli che su questo campo un pareggio non deve essere visto in modo negativo».
Scrive il CdS: “La sua è stata una prestazione di altissimo spessore, impreziosita dal gioiello che ha risposto dopo appena 7 minuti alla rete di Isaksen che aveva gelato Conte. Lui, l’uomo dei gol pesanti, lo ha riscaldato raccogliendo il passaggio di McTominay sull’errore in fase di impostazione di Provedel, eludendo il tentativo di anticipo di Gila, chiudendo nello stretto l’uno-due con Lukaku e saltando netto Guendouzi e Marusic con lo stop orientato, prima di scaricare il pallone in porta di sinistro. […] Nella ripresa, poi, è da una sua conclusione di destro che è nata la carambola che ha portato al goffo autogol di Marusic. In questo caso ci si è messa anche un po’ di fortuna, è chiaro, ma lui ha il merito di essersi fatto trovare al posto giusto. «Non si può dire che non guardiamo le altre partite e chi in questo momento sta sotto di noi. Ma finora la mentalità è stata di guardare solo a noi stessi e dobbiamo continuare così, perché ci sta dando risultati». Rimane la soddisfazione per la partita di Raspadori. Finalmente in versione attaccante, finalmente dal primo minuto: «C’era tanta emozione e tanta voglia di fare bene. Quando si ha poco spazio è normale che le occasioni valgano doppio. Sono contento di aver dato tutto per aiutare la squadra. Sono uno che cerca di impegnarsi al massimo ogni giorno, poi quando arrivano questi momenti devo essere pronto e a disposizione».
